Truffe: 10 persone a giudizio a Catanzaro, ad ottobre il processo
Sono state rinviate a giudizio le dieci persone coinvolte nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Catanzaro su una presunta truffa quantificata in circa 900.000 euro ai danni di Inps e Inail, che ha visto coinvolti altri 300 indagati. Il giudice dell'udienza preliminare del capoluogo calabrese, Assunta Maiore, ha mandato tutti al processo, che avrà inizio il 18 ottobre, accogliendo la richiesta formulata dal pubblico ministero, Carlo Villani (nel collegio difensivo, tra gli altri, gli avvocati Nicola Tavano, Domenico Anania, Nicola Loiero). Proprio quest'ultimo magistrato è il titolare delle indagini, condotte dal Nucleo di Polizia tributaria della Guardia di Finanza del capoluogo calabrese, che alla fine hanno portato a contestare il falso e la truffa nei confronti di Annibale Notaris, lamentino di 46 anni, finito agli arresti domiciliari il 21 giugno 2011 quale presunto organizzatore del mega raggiro, e poi Domenico Notaris e Antonino Porcaro che avrebbero preso parte al disegno criminoso, nonché sette braccianti agricoli. Le posizioni di altri circa 300 indagati, tutti braccianti, sono state invece stralciate e rimesse ad altri Uffici di procura competenti per territorio.
L'inchiesta venne alla luce quasi due anni fa, quando Annibale Notaris fu raggiunto da un'ordinanza cautelare emessa a suo carico dal giudice per le indagini preliminari, Emma Sonni, che dispose a suo carico gli arresti domiciliari su richiesta del pm Villani. Notaris, secondo le accuse, sarebbe stato l'ideatore della truffa commessa simulando l'assunzione di braccianti che poi hanno ottenuto indennità di disoccupazione, maternità ed infortunio da Inps ed Inail. All'indagato all'epoca sono stati anche sequestrati beni per un valore equivalente al danno prodotto dalla presunta truffa, e cioè immobili, macchine agricole, denaro depositato presso istituti di credito, quote societarie, una Porsche Carrera e un frantoio industriale che si trova nella contrada Piano delle Forche di Maida. Comparso davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia - affiancato dal suo difensore Pino Zofrea -, Notaris si è avvalso della facoltà di non rispondere. (Agi)