Scomparsa Emanuela Orlandi, fratello: il 22 giugno una fiaccolata
Una fiaccolata il 22 giugno lungo il percorso della strada del “ritorno a casa”, dalla sua scuola di musica al Vaticano, dedicata alla sorella Emanuela a trent’anni dalla scomparsa. Lo ha annunciato Pietro Orlandi nel corso della sua visita a Crotone durante l’incontro con la stampa che ha preceduto l’appuntamento con la presentazione del suo libro “Mia sorella Emanuela – Sequestro Orlandi - voglio tutta la verità”, scritto con il giornalista Fabrizio Peronaci che si terrà questo pomeriggio nella sala consiliare del Comune di Crotone.
Ospiti dell’Amministrazione Comunale che ha voluto inserire la presentazione tra gli appuntamenti della Settimana della Cultura, la manifestazione che il Comune insieme alla Provincia hanno voluto tenere nonostante i tagli operati dal Ministero.
Pietro Orlandi non si arrende mai: la petizione on line al Segretario di Stato Vaticano, sottoscritta anche dal sindaco di Crotone Peppino Vallone che invita tutta la comunità crotonese ad aderire, per riaprire il caso tra le mura leonine ha superato le 150.000 adesioni. Centinaia di migliaia di contatti sulla pagina di facebook dedicata ad Emanuela che scomparve in circostanze misteriose trent’anni fa e che solo grazie alla determinazione del fratello e della famiglia ancora oggi rappresenta un caso emblematico di come un paese civile non possa fare a meno della verità.
La verità, è quella che cerca Pietro Orlandi che ha ringraziato la comunità di Crotone della vicinanza. “Senza la solidarietà della gente, la nostra battaglia sarebbe inutile. Eravamo soli all’inizio. Grazie al calore e la vicinanza della gente troviamo ogni giorno la forza di andare avanti e non arrenderci” ha detto Pietro Orlandi.
Introdotto dall’Assessore alla Cultura Antonella Giungata che ha ricordato come l’Amministrazione Comunale e la comunità crotonese intenda sostenere la battaglia per la verità e la giustizia, Pietro Orlandi non si è fermato solo alla storia di Emanuela: “ci sono tanti casi di sparizione come il suo. Vorrei che il mondo si fermasse ogni volta che succede ad altri quello che è accaduto ad Emanuela”.
Poi le sue considerazioni sul caso della sparizione della sorella: “Emanuela è sparita perché cittadina vaticana. Aveva quindici anni all’epoca, una bambina. Non ci sono altre spiegazioni. Emanuela è solo un tassello in un sistema di ricatti” ha detto Pietro Orlandi. Su quale può essere la pista che ritiene più concreta rispetto alla sparizione di Emanuela, facendo riferimento ai depistaggi che ci sono stati in questi trent’anni e al libro che ha scritto ha evidenziato: “per raccontare tutte le piste che abbiamo seguito avremmo dovuto scrivere non uno ma dieci libri”.
Reduce dall’abbraccio con Papa Francesco, Pietro Orlandi non ha perso la speranza che dal Vaticano arrivino quelle risposte invano invocate per trent’anni. “Per questo è importante che siano in tanti ad aderire alla petizione. Ringrazio Crotone ed i giovani in particolare per la loro sensibilità su questo tema” ha aggiunto Pietro Orlandi Fabrizio Peronaci nel suo intervento ha sottolineato come la storia di Emanuela Orlandi è lo specchio di un’epoca, gli anni della sua scomparsa sono particolarmente complicati non solo sul piano nazionale ma nel complessivo panorama politico europeo e mondiale.
Ma ancora oggi rappresenta un caso emblematico al quale come lo stesso Pietro Orlandi ha chiesto bisogna mettere la parola fine e ridare la giusta serenità alla famiglia.