La Regione “tratta” col Governo. Entro il 2012 azzerato il debito
Emergono i particolari del piano di rientro dal debito sanitario della regione Calabria approvato dalla giunta. Cinque ospedali devono chiudere entro lanno in corso (anche se la giunta parla di riconversione in case della salute) e sono a rischio anche le strutture sanitarie con meno di 50 posti.
La regione, così, ha avviato una mediazione col governo nazionale: il piano approvato, infatti, è una via di mezzo tra quello voluto dalla regione e ciò che il governo aveva chiesto in termini di prescrizioni; la differenza tra le due parti è stimata in circa 20 milioni di euro, su un importo complessivo di 260 milioni. Secondo quanto previsto dalla giunta, questo piano dovrebbe portare nel 2012 ad azzerare il debito e a far tornare in attivo i conti. I particolari del piano sono stati illustrati ieri dal vicepresidente della giunta regionale, Domenico Cersosimo, dal segretario generale Nicola Durante e dal governatore Agazio Loiero.
Il piano è diviso in quattro macro aree: personale, rete ospedaliera, privati e farmaceutica, con in più lacquisizione di beni e servizi. Il governo aveva chiesto il blocco totale del tourn over, mentre la regione ha proposto un piano triennale specifico per varie categorie e con deroghe solo per rispettare i livelli essenziali di assistenza. Adesso si attende la risposta del Governo e qualcuno ricorda che lipotesi di commissariamento della sanità calabrese ancora non è stato del tutto scongiurato.