Asp di Crotone, riunione sull’ipotesi ampliamento pronto soccorso

Crotone Salute

Ieri si è tenuta una riunione importante presso il dipartimento di emergenza e accettazione dell’Ospedale san Giovanni di Dio alla presenza e su sollecitazione della vice Presidente della Regione Antonella Stasi e con l’intervento del Direttore generale, Rocco Nostro, del direttore Sanitario di Presidio, Angelo Carcea, del capo dipartimento Lino Mungari, dei tecnici di settore Francesco Bennardo, Giuseppe Cutri e di altri operatori specifici esterni con l’intento di individuare la più opportuna ipotesi su cui lavorare per un nuovo progetto di ampliamento del pronto soccorso.

L’incontro si è reso necessario perché, oramai, stante le accertate criticità logistiche della allocazione del pronto soccorso che vede lo stesso posizionato in notevole distanza dal reparto addetto alle prestazioni, nonché distante dalle sale destinate ad OBI, si sono definite numerose soluzioni e si sono allestiti diversi progetti i quali, ognuno per proprio conto, presentano problematiche difficoltà di diversissima natura.

La stessa Asp ricorda che nel passato gli interventi di costruzione nelle vicinanze al Dea ha subito il blocco dell’Intendenza ai beni archeologici con la conseguenza nefasta di avere oggi purtroppo una vistosa buca che impone una onerosa ricopertura.

Ricorda, poi, che esiste pure un progetto esecutivo che è giacente al Ministero della Salute in attesa del finanziamento.

"Queste due ultime circostanze - continua la nota dell'Asp crotonese - sono state poste sul tavolo, giacchè, come ben può intuirsi la elaborazione di un progetto che vada a cozzare con un ulteriore veto delle autorità preposte alla salvaguardia archeologica, ovvero la definizione di progetti in antitesi con i piani esecutivi ministeriali comporterebbe spese inutili ed aggravi non supportabili con l’ulteriore rischio di non potere risolvere l’esigenze di maggiore spazio del citato reparto; con la riunione è stata sbloccata l’immediata copertura dello scavo antistante il DEA, anche grazie alla recente sottoscrizione di una convenzione che sigla la collaborazione tra l’Asp e l’Afor.

Si sono inoltre individuate, oltre che graficamente, anche fisicamente gli spazi da impegnare oltreché la eventuale diversificazione dell’accesso delle autoambulanze le quali potrebbero essere canalizzate da via Giovanni Paolo II se aventi provenienza esterna alla città mentre potrebbero accedere da via XXV aprile se provenienti da centro città.


"Nel progetto - continua la direzione dell'Asp - si è previsto una superficie di ampliamento di ben 700 mq. circa con la creazione di una camera calda a due corsie, del triage di circa 60 mq, della sala di attesa con oltre 150 mq, e quattro sale interne operative ulteriori di grande capienza e comodità.

Le soluzioni costruttive sono, come ovvio, quelle di un immobile di leggera e solida fattura che consenta una abbastanza rapida esecuzione e comunque non diventi incompatibile con il progetto ministeriale.

L’impegno finanziario previsto sarebbe intorno ai 300.000 euro.

"Si è deciso a tale proposito - scrive ancora la direzione dell'Asp - che dopo avere, con celerità, redatto il progetto esecutivo, e successivamente ai necessari affinamenti tecnici, si inoltri il progetto con una istanza specifica alla Regione per verificare la possibilità di ottenere un finanziamento apposito".

Sono stati comunicati, poi, i bandi in corso o pervenuti a definizione.

Il prossimo 29 aprile si chiuderà la gara per l’acquisto delle strumentazioni del neo reparto di terapia fisica e riabilitazione che è stato recentemente aperto all’interno dell’Opsedale.

Tali strumentazioni quali l’apparato per la terapia diatermica o tecarterapia, l’apparecchio terapico ad onde d’urto e la ultrasuonoterapia consentiranno al detto reparto di erogare una adeguata serie di prestazioni che sino ad oggi non erano state possibili.

Nel corso del mese di maggio verrà consegnata la autoambulanza neonatale che è stata già acquisita e aggiudicata dall’Asp con i finanziamenti ottenuti sui progetti del dipartimento materno infantile.

L'autoambulanza rafforzerà il sistema del trasporto del 118 e servirà al reparto di neonatologia di poter effettuare quei trasporti a rischio di neonati e donne gravide a rischio di parto anticipato.

"La macchina che si è scelta - scrive la direzione dell'Asp - è una Peugeot con motore di 3000 cc da 180 CV con allestimenti appositi ed ammortizzatori specifici che consentono prestazioni elevate con il minimo di rimbalzo; il costo della autoambulanza è stato di 60.000 euro".