Forestale, operazione anti bracconaggio: sequestrate armi

Cosenza Cronaca

Agenti del Corpo Forestale dello Stato hanno eseguito, in diversi comuni della valle dell'Esaro e del parco nazionale del Pollino, un'operazione volta al sequestro preventivo di armi, munizioni e apparecchi radio a carico di alcune persone accusate di bracconaggio, esercitato all'interno di aree protette. L'operazione, denominata "Montea", dal nome della zona interessata, coinvolge i comuni di Sant'agata d'Esaro, San Sosti, Roggiano Gravina e Fagnano Castello. Cinquanta gli uomini impiegati, con il supporto di un elicottero.

h 15:47 | Undici persone indagate, 35 fucili sequestrati insieme con 7 radio ricetrasmittenti e 1500 munizioni a "palla unica" e "spezzata". Questo il bilancio dell'operazione "Montea" eseguita stamani dagli uomini del Corpo Forestale dello Strato in diversi comuni del cosentino. Gli indagati sono stati ripresi mentre praticavano attività venatoria illegale in area protetta grazie all'ausilio di apparecchiature di videosorveglianza. La vasta operazione, il cui nome deriva dal monte dove veniva praticata tale attività illegale, ha visto impegnati questa mattina 50 uomini del Corpo e un elicottero NH 500proveniente dal Centro operativo Aereo Unificato di Lamezia Terme. In particolare sono stati eseguiti nei comuni di S.Agata D'Esaro, S.Sosti, Fagnano Castello e Roggiano Gravina i decreti di sequestro preventivo di armi, munizioni e radio trasmittenti emessi dal Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Castrovillari Anna Maria Grimaldi nei confronti di 11 persone su proposta del Sostituto Procuratore della Repubblica di Castrovillari Francesco Santosuosso titolare delle indagini. Gli infagati dovranno rispondere dei reati di introduzione di armi, attività venatoria e disturbo delle specie animali all'interno dell'area protetta del Pollino. Alcuni di loro effettuavano l' attività venatoria sprovvisti anche di regolare porto d'armi. Le indagini condotte dal Comando Stazione di S. Sosti, durate mesi, hanno evidenziato grazie all'utilizzo delle apparecchiature di videoripresa, l'attività venatoria nelle località "Fontana Corina" e "Serra del Finocchio" località queste ricadenti in zona "1" del Parco del Pollino, risultate sito Bioitaly.