Molinaro replica a Trematerra: frasi e dichiarazioni sibilline
“Dal “moderato” (così lui si definisce) – ma che evidentemente non ama le voci fuori dal coro - Assessore Trematerra che ha voluto replicare ad alcune mie dichiarazioni che avevano come unico obiettivo, chiaro e giammai di propaganda, augurare, dopo almeno un trimestre bianco, buon lavoro alla giunta regionale e stimolare contestualmente, come andiamo dicendo da tempo, un necessario lavoro della rinnovata squadra di governo non mi aspettavo una replica “stizzita” ed oltretutto condita da “frasi e dichiarazioni sibilline” che rispedisco con decisione al mittente.”
Così Pietro Molinaro, presidente di Coldiretti Calabria, replica all’assessore regionale all’Agricoltura Michele Trematerra che a sua volta era intervenuto sulle sue dichiarazioni.
“Innanzi tutto – continua Molinaro – sfido l’Assessore a rendere pubbliche eventuali “istanze non corrette e legittime “ avanzate dalla Coldiretti Calabria negli ultimi otto anni o quantomeno nei tre anni di sua gestione, sollevare sospetti non si confà ad una Istituzione pubblica! Ancora una volta, l’assessore con motivazioni crepuscolari si lascia prendere dalla “sindrome dei numeri uno”, snocciolando statistiche e capacità di impegno delle risorse sul PSR. Ma a ben guardare – rilancia Molinaro - visto che quotidianamente operiamo sul territorio e abbiamo il polso della situazione, non è come dicono le “nude statistiche” del Dipartimento che vorrebbero far credere che i numeri ci sono. “Tra l’altro, l’attività dell’assessorato non può ridursi solo alla gestione del PSR, per il quale, ricordo, vi è una specifica autorità di Gestione, finanziata con gli stessi fondi”.
“Ci aspettavamo invece – prosegue Molinaro – che l’aver sollevato varie questioni andasse nella direzione di rafforzare il ruolo e i meriti dell’assessore Trematerra, per rilanciare in modo ancor più autorevole, una forte azione all’interno della Giunta Regionale e rendere l’agricoltura e le sue politiche centrali nell’economia regionale. Parliamo di drammatica emergenza, e non solo per futura memoria, ma anche per provare a sbloccare alcune situazioni. Ne ricordiamo alcune: l’accesso al credito-ristrutturazione dei debiti a breve è fermo, nonostante i 10milioni di euro previsti sul fondo di garanzia del PSR e la L.R. 30/2012 rubricata“misure a favore dei Consorzi di garanzia collettiva fidi in agricoltura” il cui capitolo è dotato di 500mila euro e ad oggi, non attivati; con Fincalabria poi, che poteva essere uno strumento operativo idoneo, per garantire anche il credito di gestione non si fanno passi avanti. Non avere il credito, significa non realizzare gli investimenti e questo l’assessore e il dipartimento lo sanno benissimo. L’altra cruciale vicenda è quella della situazione agrumicola della piana di Rosarno-Gioia Tauro. La Coldiretti ha offerto su un piatto d’argento attraverso una incessante iniziativa una chance legislativa alla Regione, ma niente è stato fatto: le imprese agricole e di trasformazione chiudono, la catena dello sfruttamento continua e le multinazionali delle bibite continuano ad affermare la loro tracotante forza”.
“Da tempo - prosegue il presidente di Coldiretti - sulla semplificazione e sburocratizzazione abbiamo segnalato come assurdi i 32 passaggi ed equivalenti firme che vanno dalla domanda di liquidazione fino all’avvenuto pagamento: cosa si è fatto? E poi, ad oggi nessun atto amministrativo risulta effettuato relativamente alla certificazone dei crediti dei Consorzi di Bonifica che ammontano a circa 30milioni di euro. Queste vicende non meritavano più attenzione?” chiede ancora Molinaro all’assessore Trematerra.
“In presenza di una visione francamente inattesa e miope – conclude Molinaro – l’unico fine che ci anima è di continuare ad esercitare la responsabilità verso le imprese agricole ed agroalimentari affermando il ruolo di forza sociale amica della Calabria, che quotidianamente contribuisce a dare risposte ai territori”.