Voto di scambio: assolto ex assessore della Provincia di Crotone
Il Tribunale di Crotone ha assolto l'ex assessore della Provincia di Crotone Gianluca Marino dall'accusa di voto di scambio politico-mafioso, escludendo inoltre l'aggravante delle modalità mafiose. Il collegio (Massimo Forciniti presidente, Lucia Anna Altamura ed Edoardo D'Ambrosio a latere) ha tuttavia condannato l'avvocato Marino per il reato di scambio elettorale semplice infliggendogli 1 anno e 4 mesi di reclusione, con la sospensione condizionale della pena e l'interdizione dai pubblici uffici per la durata di 5 anni. Il pubblico ministero Pierpaolo Bruni aveva chiesto per Marino la condanna a 4 anni di reclusione, sostenendo che alle elezioni per il rinnovo del Consiglio provinciale di Crotone, nel giugno 2009, la cosca Vrenna avrebbe procurato un consistente numero di voti al candidato del Pdl Gianluca Marino in cambio di imprecisate somme di denaro; i giudici, tuttavia, hanno accolto la tesi difensiva degli avvocati Francesco Laratta ed Aldo Truncè che avevano insistito sull'impossibilita', per Marino, di essere a conoscenza dell'eventuale appartenenza ad un'associazione di stampo mafioso delle persone alle quali aveva affidato la propria campagna elettorale.
Secondo il collegio, tuttavia, quel denaro che l'ex assessore ha affermato di aver consegnato alla sua squadra elettorale per le attività legate alla campagna elettorale come attacchinaggio e volantinaggio, sarebbe servito a comprare la promessa di voto ed è per questo che Marino è stato condannato comunque per voto di scambio. Il processo conclusosi oggi scaturisce dall'operazione della squadra Mobile denominata Hydra che nel gennaio 2011 ha decapitato il nuovo vertice della cosca Vrenna portando alla luce anche intrecci tra mafiosi, politici e colletti bianchi. (Agi)