Zurlo indagato per voto di scambio. Nuove ombre sulla Provincia di Crotone
Nuove ombre sulla Provincia di Crotone. Il presidente dell’ente intermedio, Stanislao Zurlo, infatti, è indagato per voto di scambio. L’avviso di garanzia è arrivato dopo la deposizione effettuata dall’ex assessore provinciale Gianluca Marino, nell’ambito del processo Hydra. Sotto la lente del Pm Pierpaolo Bruni i rapporti con il clan crotonese dei Vrenna.
I nuovi guai per Zurlo sono arrivati proprio a seguito dell’interrogatorio dell’ex assessore Marino, che ha avrebbe ammesso di aver parlato di Antonio Vrenna, il figlio dell'ex boss Pino (successivamente pentitosi). I contatti ci sarebbero stati durante le elezioni provinciali, vinte dalla coalizione di centrodestra, nel giugno 2009, con lo stesso Marino che avrebbe confermato al magistrato di aver appreso che anche il figlio dell’ex “capobastone”, avrebbe fatto la campagna elettorale proprio per Zurlo.
Gli inquirenti hanno accertato anche un passaggio di denaro, ed in particolare, un assegno di tremila euro, datato 26 giugno 2009. Da precisare che l’ex assessore provinciale Marino venne assolto, lo scorso aprile, dall’accusa di voto di scambio politico-mafioso, anche se è stato condannato a un anno e quattro mesi, per violazione della legge elettorale, con esclusione dell’aggravante mafiosa.