Cosenza, il Maggio dei libri: presentazione di “Abituarsi alla fine. Requiem per un uomo disperso”

Cosenza Attualità

Sarà presentato Venerdì 10 maggio, alle ore 18,30, nella Biblioteca Provinciale (Palazzo Santa Chiara- Via A. Serra, Salita Liceo del centro storico di Cosenza) il libro “ Abituarsi alla fine. Requiem per un uomo disperso” di Antonio Bastanza, edito da Il Foglio.

Presente l’autore, interverranno l’assessore alla Cultura Maria Francesca Corigliano, la giornalista Mariuccia de Vincenti, il professor Angelo Avignone.

L’iniziativa prevede la proiezione del booktrailer “Abituarsi alla fine” e rientra tra le manifestazioni programmate dall’Assessorato provinciale alla Cultura nell’ambito de “Il maggio dei libri- Leggere fa crescere”.

Abituarsi alla fine. Requiem per un uomo disperso” di Antonio Bastanza

Un uomo braccato da se stesso, in fuga dal suo lento mondo provinciale, dal dolore, dall’insoddisfazione, da quello che non c’è. Un uomo a cui non resta che ricominciare dalle uniche certezze che crede di avere, gli amici lontani. Così inizia il viaggio per “abituarsi alla fine” di una vita che sente fallimentare, un viaggio fatto di isolamento emotivo, corse verso il telefono in cerca d’aiuto, calci, lividi sulle braccia, soffitti sconosciuti, voglia di arrendersi. Alla ricerca, forse, di nient’altro che un motivo per tornare. Di un piccolo, insignificante miracolo capace di indicargli che quello che cerca, in fondo, è nascosto in ciò che crede di avere perduto…

Bio

Antonio Bastanza è nato a Cosenza la vigilia di Natale del 1975. Abitualmente dispensatore di medicinali come pillole di saggezza, scrive da tanto di quel tempo da non ricordarsi nemmeno quando ha iniziato. Tracce di sé si trovano nella rete, tra il suo blog piccolidisturbibipolari.tumblr.com e le macerie di quelli deflagrati qua e là, e nelle sue collaborazioni con Mad Noises, collettivo espressionista della sua città.

Vincitore del Nonfermarti 2012 “Abituarsi alla fine” è il suo primo romanzo.

Estratto

“Londra è un sogno di un’estate lontana in cui eravamo tutti insieme a godere di una notte stellata. C’eravamo io e Leo e Leila e Paolo e tanti altri, c’erano Giulio Casale e Paolo Benvegnù con le chitarre, Emidio Clementi al basso e Manuel alla voce. E c’era Lindo Ferretti a officiare messa davanti a una platea di freak e artisti di strada.

Ma domani è un altro giorno, un altro giorno e basta.

Non è diverso e non cambierà niente.

Ma almeno è domani.”