Cardiologia: i defibrillatori entrano nelle scuole

Cosenza Attualità

Il defibrillatore entra nelle scuole e il cuore dei giovani batte in sicurezza. È questa l'iniziativa, fortemente voluta dal Lions Club 9a circoscrizione di Cosenza e dalla sezione calabrese della Società Italiana di Cardiologia insieme al Gruppo Italiano di Emergenze Cardiache, che è stata presentata nell'ITC "Pezzullo" di Cosenza alla presenza degli studenti della Consulta provinciale e di interessati docenti di molti istituti scolastici. L'incontro teorico-pratico si richiama allo spirito contenuto nella campagna destinata ai giovani, promossa dalla SIC nell'ambito del protocollo d'intesa con il MIUR, che è a disposizione di giovani e genitori al sitowww.battitiperiltuocuore.it. Un buon consiglio, rivolto ai ragazzi, che merita attenzione, venendo da chi, di cuore, se ne intende: una campagna di sensibilizzazione che ha come obiettivo la prevenzione delle malattie cardiovascolari nei ragazzi. La proposta dei cardiologi della SIC è chiara: si dovrebbe rendere obbligatoria, almeno per le scuole medie superiori, una visita cardiologica. Quasi fosse un bollino blu del cuore. Un percorso che prevede dei corsi rivolti a professori e studenti dell'ultimo anno delle scuole secondarie di secondo grado per l'addestramento alle manovre di rianimazione cardiopolmonare e a all'uso del Defibrillatore Automatico Esterno. Grazie a questo progetto e alle attività teoriche e pratiche, molti giovanissimi studenti e loro insegnanti sono stati formati per intervenire tempestivamente e salvare così la vita di un infartuato attraverso delle metodiche di primo soccorso. "Sarebbe auspicabile che nelle scuole medie superiori venisse introdotto, se non per legge almeno come prassi, un esame clinico e strumentale pari a quello dell'idoneità allo sport in chi lo pratica a livello agonistico. Molte malattie silenziose che sono alla base della morte improvvisa giovanile - spiegano il presidente provinciale della SIC, Pietro Vivona, e il presidente del Lions Club di Cosenza, Raffaele Arena -, che colpisce soprattutto i ragazzi durante l'attività fisica, anche non agonistica, possono essere messe in evidenza da un semplice elettrocardiogramma di base e da sforzo". L'obiettivo è quello di prevenire le malattie cardiovascolari nei ragazzi parlando un linguaggio che va dritto al cuore. È ormai dimostrato che l'incidenza della morte improvvisa nei soggetti con meno di 35 anni di età è di un caso su centomila ogni anno. Tra tutti i ragazzi colpiti da morte improvvisa, i giovani atleti sono 2,8 volte di più dei soggetti sedentari. Nei giovani atleti la causa è soprattutto legata alla cardiomiopatia aritmogena. I portatori di anomalie congenite delle arterie coronarie corrono un rischio 79 volte maggiore di andare incontro a morte improvvisa in seguito ad uno sforzo. La prevenzione è un'arma vincente. E prevenzione significa identificazione dei soggetti a rischio. "L'impegno della Società Italiana di Cardiologia e della Consulta degli Studenti non si ferma. Il programma, sempre nell'ambito del Protocollo con il MIUR e nello spirito della campagna Battiti per il tuo cuore, prevede all'inizio del prossimo anno scolastico dei nuovi corsi per professori e studenti, nuove lezioni di cuore. C'è anche un progetto molto ambizioso, la telemedicina nelle scuole. In pratica, negli istituti secondari di secondo grado, almeno una in ogni regione, gli studenti saranno sottoposti ad uno screening elettrocardiografico per accertare le loro condizioni di salute. Il risultato sarà trasmesso a distanza ad un centro di lettura".