Calabria: più che raddoppiata negli ultimi 10 anni la presenza di istituzioni no-profit
Catanzaro nella regione è la provincia con la maggiore densità di associazioni, 72° a livello nazionale. Crotone, ultima in regione, è al 102° posto in Italia. Il dato emerge da un’analisi di DAS (gruppo Generali) in occasione del lancio di una polizza dedicata alle associazioni no-profit
In Calabria negli ultimi 10 anni la densità di istituzioni no profit è più che raddoppiata (+110%), con Catanzaro provincia più virtuosa e Crotone ultima. A rilevare il dato è una ricerca realizzata da DAS Assicurazioni, compagnia del gruppo Generali specializzata nella tutela legale, in occasione del lancio della polizza Difesa Associazione, che offre la tutela legale ai membri del consiglio direttivo e agli iscritti delle associazioni sportive e di volontariato.
Il capoluogo di regione, è anche la provincia della Calabria più virtuosa per concentrazione di istituzioni no-profit: una ogni 134 abitanti, che la collocano al 72° posto nella classifica nazionale. Reggio Calabria, con un’associazione senza scopo di lucro ogni 138 abitanti è seconda nella Regione e 78esima a livello nazionale. Situazione analoga a Vibo Valentia (94° posto Italia) e Cosenza (97° posto Italia), che hanno una densità di associazioni no-profit rispettivamente di 1 ogni 154 e 1 ogni 156 abitanti.
La provincia meno virtuosa nella Regione risulta Crotone nella quale DAS ha rilevato una concentrazione di associazioni sportive e di volontariato di una ogni 168 abitanti (102° posto Italia). Mediamente la Calabria può contare un’istituzione no-profit ogni 147 abitanti che la relegano al terz’ultimo posto nel nostro Paese.
“La nostra polizza, dedicata al mondo del no-profit – afferma Roberto Grasso, direttore generale e amministratore di DAS Italia – vuole essere un contributo a quella rete solidale e sociale che sostiene le fondamenta del nostro Paese. Avvicinandoci a questa realtà ci siamo resi conto che tutte le persone impegnate in quest’ambito, oltre al tempo che impiegano, spesso senza fini di lucro, rischiano in prima persona di trovarsi coinvolte in questioni di natura legale”.
A livello nazionale siamo passati da un rapporto di 1 organismo ogni 242 abitanti del 2001 a una densità di 1 ogni 132 del 2011, per un totale di oltre 451 mila istituzioni no-profit. Negli ultimi 10 anni il no-profit è diventato appannaggio delle regioni dell’arco alpino, con in testa la Valle d’Aosta (1/68 nel 2011), il Trentino-Alto Adige (1/75 nel 2011) e il Friuli Venezia Giulia (1/95 abitanti nel 2011). Confermano la loro vocazione al sociale le regioni del centro: Umbria (1 ogni 98 abitanti nel 2011) Marche (1 ogni 104 nel 2011) e Toscana (1/109 - 2011). La regione meridionale con la maggiore densità di istituzioni no-profit è la Basilicata (1 ogni 122 abitanti nel 2011).
Dieci anni fa la Lombardia era la regione migliore con una densità di 1 associazione sportiva o no-profit ogni 95 abitanti, salita a 1/153 nel 2011 con un peggioramento del 37%. Precedono di poco la Lombardia, Calabria (1/147 abitanti), Sicilia (1/144) e Lazio che rispecchia in pieno la media nazionale. La Campania è, secondo le elaborazioni di DAS, la regione italiana con la più bassa densità di associazioni no profit, nel 2011 si contava un’istituzione ogni 201 abitanti, ma rispetto al 2001 la situazione è migliorata notevolmente (1/438).
Con un premio annuale minimo di 200 euro, Difesa Associazione consente di scegliere la copertura che meglio risponde alle esigenze dell’organizzazione, permettendo di assicurare solo il Presidente e gli altri membri del Consiglio direttivo; o di comprendere anche i Dirigenti e il personale dipendente e in staff, o ancora di estendere la copertura a tutti gli iscritti/associati.
In particolare la polizza garantisce un qualificato servizio di consulenza e assistenza legale, con il rimborso delle relative spese, per questioni legali in ambito civile, penale o amministrativo che possano accadere nello svolgimento della vita associativa. Il premio annuo è sempre determinato in base al numero di iscritti all'associazione e varia in funzione delle figure assicurate. Il massimale base è di 16 mila euro per sinistro, illimitato per anno, e può essere elevato fino a 31 mila euro per sinistro.
La polizza, ad esempio, tutela il presidente di un'associazione sportiva sottoposto a procedimento penale in seguito all’infortunio di un allievo iscritto oppure può tutelare un giocatore iscritto a una società sportiva (e assicurato) che durante l'attività causa involontariamente una lesione a un avversario o a uno spettatore e si deve difendere in sede penale per lesioni causate a terzi.
Difesa Associazione interviene anche quando l'organizzazione o un suo iscritto subisce un danno causato da terzi e vuole far valere le proprie ragioni per ottenere un equo risarcimento.
La copertura offre inoltre a tutti gli assicurati un servizio di consulenza legale telefonica, tramite numero verde, per risolvere i propri dubbi di natura legale, nell’ambito delle garanzie in copertura, confrontandosi con un Legale esperto.