Paola: occupavano area demanio, sequestrati beni clan Serpa
In data odierna personale dell’Ufficio Anticrimine del Commissariato di Paola, diretto dal Vice Questore Aggiunto Raffaella Pugliese, ha dato esecuzione al sequestro di un’intera area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico, appartenente al Demanio Fluviale del torrente Isca, nel territorio del centro cittadino del Comune di Paola. Il valore degli immobili abusivamente costruiti ed i beni pertinenti all’impresa IF.BAU di Vincenzo Serpa è ingente e si aggira intorno ad 800 mila euro, valore in corso di effettiva quantificazione.
Le indagini sono state eseguite nei confronti di Antonio e Vincenzo Serpa, padre e figlio, titolari della impresa edile IF.BAU, rispettivamente fratello e nipote di Nella Serpa, attualmente detenuta e ritenuta reggente dell’omonima cosca Serpa di Paola, capeggiata dal boss Mario, anch’egli detenuto.
Da un’attenta disamina di consistente documentazione amministrativa e giudiziaria, gli investigatori dell’Anticrimine hanno appurato che, circa un decennio fa, il padre di Antonio Serpa, Vincenzo (ora deceduto), era stato condannato con sentenze irrevocabili per l’occupazione dell’area oggi sequestrata e per la realizzazione di manufatti abusivi, con ordine di demolizione delle opere e ripristino dello stato dei luoghi.
Da allora, l’ordine di demolizione e ripristino, non solo non è stato mai eseguito ma anzi gli odierni indagati, senza titolo alcuno, proseguendo nell’illegittima occupazione, nel tempo, vi hanno realizzato nuove opere edilizie ubicandovi addirittura l’impresa edile If Bau.
Gli accertamenti investigativi hanno evidenziato la condotta arbitraria dei Serpa che consapevolmente hanno continuato ad offendere il patrimonio demaniale, deturpandolo e costruendo sul torrente Isca, deviandone il corso, manufatti abusivi, con la finalità di trarne illecito profitto.
Il Procuratore della Repubblica di Paola, Bruno Giordano, a conclusione delle specifiche indagini ha quindi richiesto il sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p., a carico dei Serpa,- totalmente accolto dal GIP del Tribunale di Paola, Nicoletta Campanaro - , indagandoli per gravi reati che vanno dal danneggiamento aggravato, alla deviazione di acque e modificazione dello stato dei luoghi; dall’invasione di terreni al deturpamento di acque, terreni e fondi destinati ad uso pubblico; disponendo altresì la recinzione di tutta l’area e senza concederne la facoltà d’uso agli indagati.
Ulteriori indagini sono in itinere da parte del Commissariato che, durante le operazioni di sequestro, ha altresì individuato un’adiacente zona sempre di pertinenza dei Serpa, sulla quale è stato effettuato, senza alcuna autorizzazione, un importante sbancamento e movimento terra, a ridosso del centro abitato di Paola.