Catanzaro: nuova riunione del comitato “Salviamo il Teatro Masciari”

Catanzaro Attualità

Il comitato “Salviamo il Teatro Masciari” è tornato a riunirsi al polivalente di via Fontana Vecchia, dopo l’incontro di fine aprile con l’assessore comunale alla Cultura. C’era infatti la necessità di fare il punto della situazione e valutare i prossimi passi del percorso, nel tentativo di salvaguardare un pezzo importante del patrimonio storico della città.

Il comitato ritiene che sia indispensabile non far abbassare il livello di attenzione, sia presso le sedi istituzionali, sia presso l’opinione pubblica catanzarese. Per questo, all’interno di “Salviamo il Teatro Masciari”, hanno preso corpo due gruppi di lavoro distinti e con finalità operative diverse.

Il primo si occuperà degli aspetti per così dire tecnici della vicenda. Innanzi tutto tornando a chiedere un incontro con i rappresentanti del Comune – in questo caso anche il sindaco Abramo, che finora non è mai intervenuto ufficialmente sul Masciari – per verificare se l’Ente, dopo aver confermato la sua attenzione al problema, abbia individuato o meno canali di finanziamento possibili per l’acquisizione della struttura al patrimonio pubblico ed evitare così il rischio di soccombere nel contenzioso con la proprietà.

Sui finanziamenti, in particolare, il gruppo di lavoro ha anche avviato autonomamente un’attività di ricognizione sugli strumenti finanziari esistenti, nazionali e comunitari, con l’intento di fornire spunti, se non addirittura ipotesi di soluzione, al Comune. Infine, il gruppo di lavoro, accogliendo anche la sollecitazione dell’assessore Esposito, sta studiando le possibili forme e formule per una eventuale, futura gestione del teatro, diversa da quella diretta da parte dell’Ente.

Il secondo gruppo di lavoro, nato in seno al comitato, sta già lavorando a una iniziativa pubblica, finalizzata a sensibilizzare ulteriormente i cittadini sul tema del Masciari. Le ipotesi sono diverse: dalla rassegna di spettacoli di arte varia, distribuiti sull’arco temporale di un mese, all’apertura di uno spazio da mettere a disposizione di chi – compagnie, gruppi musicali, singoli artisti, cittadini – volesse far sentire la propria voce o dare la propria testimonianza in favore del recupero e conservazione dell’antico teatro.