Trasporti: Multiservizi Lamezia, tagli incomprensibili
"Di fronte al provvedimento della Giunta regionale che dal mese di agosto taglia del 50% il servizio di trasporto pubblico locale, la Lamezia Multiservizi esprime la sua forte preoccupazione per una decisione che, ancora una volta, getta scompiglio e mette in grave difficoltà aziende e cittadini calabresi, nonché i lavoratori del settore con i quali condividiamo la protesta". È quanto scritto in una nota dell'azienda lametina. "A nostro avviso - continua il comunicato - risulta del tutto incomprensibile il precipitare della situazione dopo che la stessa giunta Scopelliti solo qualche mese addietro ha approvato il riordino anche territoriale del servizio e la programmazione dei servizi. È il segno evidente - si evidenzia - della mancanza di volontà politica e amministrativa di riorganizzare in maniera funzionale il servizio di trasporto pubblico, eliminando sprechi e discriminazioni al fine di rendere il diritto alla mobilità dei calabresi certo e garantito in maniera equanime in ogni angolo del territorio regionale. Da molti mesi la Multiservizi segnala l'evidente anomalia in cui si trova la città di Lamezia Terme che è fortemente penalizzata rispetto ad altre realtà calabresi analoghe o di minori proporzioni territoriali e demografiche. Sulla base del riconoscimento chilometrico in concessione, infatti, risulta essere di gran lunga sotto i parametri che garantiscono di assicurare i servizi minimi agli utenti con grave ripercussione su tratte e mezzi a disposizione dei cittadini. Questa pesante anomalia - si fa rilevare - è stata segnalata attraverso attività istituzionali con emendamenti, proposte e interrogazioni consiliari ma anche attraverso la richiesta di intervento alle competenti autorità di giustizia amministrativa. È, infatti, ancora pendente davanti al TAR il nostro ricorso sugli elementi che discriminano la città e non consentono alla Multiservizi di poter assicurare ai lametini un servizio degno della terza città della Calabria e che risponda pienamente ai dettati normativi nazionali". (Agi)