Calabria: Oliverio (Pd) su trasporti

Calabria Infrastrutture

Seguo con grande preoccupazione la vicenda del trasporto pubblico calabrese che sta mettendo a repentaglio il futuro di tanti lavoratori. Sono particolarmente vicino ai lavoratori che, legittimamente, stanno rivendicando il proprio diritto alla continuità lavorativa. - Lo afferma in una nota Nicodemo Oliverio del Partito Democratico - Hanno famiglia, la situazione economica generale è già di per sè drammatica. La Calabria non può permettersi di perdere altri posti di lavoro. Già diversi mesi fa avevo evidenziato la necessità di un piano regionale specifico sui trasporti.

In questi mesi la Regione non solo non ha messo in campo nulla ma ha fatto addirittura passi indietro fino a generare, come le vicende di questi giorni stanno dimostrando, un caos totale di tutto il trasporto pubblico calabrese. Ovviamente la mia preoccupazione è anche per le aziende di trasporto che stanno subendo questa pesante inefficienza del governo regionale.

I tagli indiscriminati, l’unica soluzione che la Regione ha saputo adottare, mettono a rischio aziende, posti di lavoro e generano un disservizio per migliaia di utenti. – Prosegue Oliverio - Penso agli studenti, ai pendolari, a tutte le persone che ogni giorno utilizzano il trasporto pubblico che hanno diritto a servizi migliori e si ritrovano in questa situazione kafkiana.

Questa continua navigazione a vista del governo regionale che ora interessa il trasporto pubblico, ieri la sanità, l’altro ieri ancora la gestione dei rifiuti è la dimostrazione palese della incapacità di programmazione e di gestione anche della ordinaria amministrazione. Adesso è il tempo di fermarsi per non creare ancora più disastri. E’ tempo di una assunzione piena di responsabilità rispetto a quanto sta succedendo.

Non ci sono più spazi per presentare alibi. – Conclude Oliverio- Alle aziende bisogna dare certezza rispetto ad interventi finanziari, ai lavoratori bisogna garantire la continuità lavorativa. Occorrono, ed auspichiamo parole chiare. La condotta ondivaga del governo regionale non è più tollerabile.