Il Rotary Catanzaro Tre Colli incontra Tiziano Scarpa

Catanzaro Attualità

Nella splendida cornice del museo Marca di Catanzaro, il Rotary Catanzaro Tre Colli ha ospitato Tiziano Scarpa, romanziere e drammaturgo, artista eclettico, autore di programmi radiofonici tra cui “Pop Corn” trasmesso da RadioRai, autore di testi teatrali, sceneggiatore di alcuni fumetti tra cui “Frigidaire”, ha scritto testi del libretto per opera liriche e collabora alla stesura di testi musicali. Tra i suoi libri ricordiamo Stabat Mater, con il quale ha vinto il noto premio Strega nel 2009.

Sulle note dello Stabat Mater, suonate dalla straordinaria violinista Irene Aristippo, l’autore ha recitato passi del suo libro e ha mostrato le ragioni che lo hanno spinto a scrivere questo romanzo.

Stabat Mater è romanzo che prende avvio da una grande passione, quella per il compositore Vivaldi. Le sue note si percepiscono durante tutto il racconto e trovano una collocazione ben precisa nella storia, perché legate al movimento delle mani della protagonista, che vive la musica come fosse aria.

Cecilia è una bambina che è stata abbandonata alla nascita in un orfanotrofio e possiede solo la metà di sé, quella che le ha regalato sua madre prima di lasciarla in questo posto. Tutto ciò che Cecilia possiede del suo passato è racchiuso in quella metà, che altro non è che una mezza rosa dei venti, l’altra metà per tradizione la conserva la madre, simbolo di un possibile, futuro, ricongiungimento. Cecilia non dorme la notte, si alza dal letto, cammina lungo i corridoi, si siede sulle scale, quando sente freddo si appoggia ad una parete che emana calore, poiché ci sono i tubi della caldaia e scrive. Scrive lettere ad una madre che non conosce, che neanche riesce ad immaginare, di cui non sa nulla. Ma durante quelle ore al buio accadono molte cose sorprendenti in quel luogo ameno ed il tempo non è utilizzato solo per parlare con la sua mamma, c’è anche quello per incontrare un personaggio strano, la Morte o la testa dai capelli di serpenti – così come lei la definisce – di cui si fida e con cui inizia a confidarsi.

La sua nuova compagna dagli strani capelli le insegna nozioni di vita, le spiega il significato dei sentimenti attraverso i discorsi e le fa mettere in dubbio ogni cosa, lei che non sa neanche come si nasce. Allora si srotolano parole, che più che discorsi sembrano riflessioni poetiche, si ascolta la musica che Cecilia suona assieme alle sue compagne per raccogliere soldi a favore dell’orfanotrofio e si osserva una ragazzina che è costretta a combattere contro le proprie paure stringendo amicizia con l’oscurità e i fantasmi. Un libro profondo, sincero, genuino. Le parole sfiorano delicatamente e attraversano il corpo proprio come una melodia.