Carceri: Durante, “rissa a Rossano quasi annunciata”
"La rissa avvenuta ieri pomeriggio nel carcere di Rossano ha dimensioni molto più vaste di quelle che si poteva immaginare e solo grazie alla professionalità della polizia penitenziaria non è finita in tragedia. I detenuti coinvolti sono circa 20, tra magrebini ed albanesi. Attualmente due sono ricoverati nell'ospedale di Cosenza, uno con prognosi riservata e l'altro con prognosi di 30 giorni. Ciò che è più grave è che sembra si sia trattato di un fatto quasi annunciato". Lo dichiara Giovanni Battista Durante, Segretario generale aggiunto del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. Durante rivela, a questo proposito, che qualche giorno prima un detenuto albanese aveva aggredito un magrebino, ferendolo a calci e pugni. "È evidente - dice - che quando succede una cosa di questo genere è molto probabile che chi è stato colpito si organizzi per vendicarsi; così è stato. Ieri pomeriggio, i detenuti albanesi, armati di coltelli rudimentali e di un coltello a serramanico, con una lama di oltre 20 centimetri, hanno atteso gli albanesi quando rientravano dai passeggi e li hanno aggrediti all'interno della sezione detentiva, dove stavano sia gli albanesi, sia i magrebini.
Questo - dice - il primo appunto che andrebbe fatto all'organizzazione dell'istituto: dopo la prima aggressione avvenuta ad opera dell'albanese, ci chiediamo se siano state assunte idonee iniziative tese a garantire la sicurezza della struttura e di quanti si trovano all'interno. Ieri anche l'agente in servizio nella sezione detentiva ha rischiato la vita. Se fosse stato aggredito sicuramente le conseguenze sarebbero state tragiche. Già un anno fa, nel corso di una visita fatta nell'istituto rossanese, - continua - avevamo segnalato che l'agente non lavorava in condizioni di sicurezza, considerato, anche, che all'interno della sezione c'erano un tavolo e una sedia che potevano essere usati come corpi contundenti. Proprio ciò che è avvenuto ieri, quando alcuni detenuti hanno spaccato il tavolo ed hanno usato i pezzi di legno per colpire gli altri. È da tempo che sosteniamo che l'organizzazione del carcere rossanese non funziona e che i vertici, a nostro giudizio, sono assolutamente inadeguati. Chiediamo al ministro della giustizia - conclude - di disporre al più presto un'ispezione, per verificare l'organizzazione del lavoro e la gestione della struttura". (Agi)