Crotone, richiesta consiglio provinciale sui trasporti locali
"I sottoscritti Consiglieri provinciali esprimono preoccupazione e allarme per la decisione presa dalla Giunta regionale di procedere, a causa della mancanza di risorse finanziarie, a un rilevante ridimensionamento dei contratti di servizio delle imprese che operano nel trasporto pubblico locale, determinando lo stato di agitazione permanente delle maestranze del settore e il caos del trasporto su gomma con gravi disagi tra i cittadini, soprattutto lavoratori e studenti, che non hanno altri mezzi per la mobilità". E' quanto scrivono in una nota Ubaldo Schifino, Antonio Scigliano, Salvatore Bonofiglio, Giancarlo De Vona e Maria Maio.
"Il sistema del Tpl - continua la nota - per la mancanza di un’adeguata programmazione e per le scelte clientelari del Governo regionale, oggi non è in grado di sopportare una razionalizzazione selvaggia attraverso “tagli lineari” del 50% dei servizi a partire dal prossimo mese di agosto, e dopo aver subito già nello scorso anno una riduzione dell’8%, che determinerebbe lo stato di crisi delle imprese, soffocati dalla mancanza di risorse anche per i ritardi cronici degli Enti pubblici dei pagamenti dovuti, con il pericolo della cassa integrazione e il successivo licenziamento dei dipendenti.
Infatti, il ricorso ai cosiddetti “tagli Lineari”, che determinerebbero la perdita del lavoro di ben 120 dipendenti delle Autolinee Romano di Crotone, rappresenta una scelta irresponsabile e discriminatoria, e pertanto inaccettabile, per la nostra Provincia che ha subito in questi anni, rispetto alle altre Province della regione, il quasi totale smantellamento della rete ferroviaria e il blocco del trasporto aereo e, dunque, la perdita del diritto garantito costituzionalmente alla mobilità dei propri cittadini.
I sottoscritti Consiglieri provinciali - conclude la nota - per le suddette considerazioni al fine di evitare altri danni alla gracile economia del nostro territorio e disagi gravissimi ai cittadini che possono mettere a rischio la coesione sociale e l’ordine pubblico, chiedono la convocazione straordinaria e urgente del Consiglio provinciale, aperto a tutti i rappresentanti istituzionali, delle imprese e dei lavoratori, per decidere ogni necessaria iniziativa politico-istituzionale e di sostegno alla lotta per evitare la perdita di altri posti di lavoro e l’isolamento della nostra Provincia in Calabria e nel Paese".