Vibo: la disperazione degli imprenditori accende la protesta
Una storia di disperazione comune a quella di tanti imprenditori che in Calabria come su tutto il territorio nazionale sono costretti a chiudere le proprie aziende, mandando in fumo anni di sacrificio, di lavoro, e di speranza. Comune denominatore di queste tristi storie la crisi economica, i tassi sempre più alti applicati dalle banche e il pubblico che ritarda nei pagamenti.
È la storia dell’imprenditore Francesco Campisano, per anni a capo della sua impresa edile, fiore all’occhiello dell’imprenditoria vibonese, costretto a mettere il lucchetto alla propria azienda a causa dei tassi troppo alti applicati dalla banca. Da qui una debacle giudiziaria iniziata nel 2000 che sembra non avere fine e che ha portato Francesco Campisano ad incatenarsi davanti alla filiale vibonese del Banco di Napoli.
A fianco dell’imprenditore Campisano anche Giovanni Cugliari, presidente provinciale del CNA che sostiene gli artigiani e gli imprenditori nella battaglia contro gli Istituti di credito per l’applicazione di tassi fuori dalla norma. Il prefetto di Vibo Valentia, Michele di Bari preso atto della situazione ha convocato gli avvocati della banca e dell’imprenditore Campisano al fine di accelerare il procedimento giudiziario in atto.