Carceri: Catanzaro, presentato progetto por istituto minori

Catanzaro Attualità

È stato presentato a Catanzaro La Comunità ministeriale della Giustizia Minorile il progetto "Una Casa Alternativa per la facilitazione della fruizione delle misure alternative alla privazione della libertà per i minori sottoposti a provvedimenti penali", finanziato dal Ministero dell'Interno - Programma Operativo Nazionale "Sicurezza per lo sviluppo - Obiettivo convergenza" 2007-2013 - Asse II - Obiettivo operativo II.6 e attualmente in fase di esecuzione da parte dell'aggiudicatario Istituto Don Calabria di Verona.

Alla presentazione, oltre agli operatori, minori e associazioni che collaborano attivamente hanno partecipato Angelo Meli, direttore del Centro Giustizia Minorile per la Calabria e la Basilicata, Mario Barletta, direttore della Comunità ministeriale, Alessandro Padovani, direttore dell'Istituto Don Calabria di Verona, Giampaolo Mungo, assessore allo sport del comune di Catanzaro, Wanda Ferro, commissario straordinario della provincia di Catanzaro, Luciano Trovato, presidente del Tribunale Minorenni di Catanzaro, Vincenzo Caserta dirigente regionale del settore politiche sociali, Antonino Montuoro, responsabile ASP Catanzaro per la sanità penitenziaria, Bernardo Grande, responsabile SerT di Catanzaro, Francesca Tedesco per l'Istituto comprensivo Vivaldi. Barletta ha illustrato ai presenti la struttura ministeriale della Comunità alla quale è connessa anche il centro diurno polifunzionale, due servizi frutto di un sogno coltivato nel tempo e di una collaborazione sinergica con tutte le istituzioni presenti. Padovani ha sensibilizzato i presenti sul senso che oggi ha il parlare di adolescenza e comunità come luogo di vita, sia esso residenziale o diurno.

L'assessore Mungo, nel portare i saluti del sindaco Abramo e dell'assessore Salerno, ha sintetizzato le azioni del suo specifico assessorato dello sport offrendo ai ragazzi ospiti una serie di attività sportive quali valido strumento pedagogico e socializzante, grazie al contributo volontario delle associazioni sportive di Tonino Guerra, Paolo Morace, Franco Cutruzzola', Vincenzo Pizzari e Nicola Mondilla. Ferro ha sottolineato come per comunità si intenda anche famiglia, una categoria svantaggiata unitamente alle politiche sociali sul territorio che meritano un'attenzione specifica da parte di tutti, in particolare per la condizione dell'essere giovani che significa "mantenere l'oblo' aperto" nonostante le acque possano essere agitate.

Il presidente Trovato ha espresso la vicinanza sua e di tutti i giudici, togati e onorari, ad una realtà il cui contatto "col fuoco" può aiutare anche gli stessi giudici a comprendere da vicino il vissuto di ciascun utente, mantenendo sia il giusto distacco che la necessaria terza età. Il dirigente Caserta ha espresso il suo forte credo nelle reali sinergie e corresponsabilità, come quella della giornata di oggi, ma al contempo la sua preoccupazione per la poca attenzione riservata alla fascia degli adolescenti in Calabria. Montuoro, nel portare i saluti del direttore generale Mancuso, ha comunicato i percorsi socio sanitari in corso di esecuzione tra ASP e Giustizia minorile, ai quali ha fatto riferimento anche lo

Il dirigente Meli, nel chiudere la presentazione, ha manifestato un pieno compiacimento nel vedere intorno allo stesso tavolo tutte le istituzioni, come risultanza di collaborazioni pensate, volute e organizzate nel tempo con impegno e sacrificio, dando infine un senso compiuto ai percorsi di reinserimento sociale dei tanti giovani autori di reato in Calabria e, nello specifico, nella provincia di Catanzaro. (AGI)