Catanzaro: consegna attestati di pizzaiolo per giovani detenuti
Formazione professionale, socializzazione, occasione concreta di reinserimento: queste le parole chiave emerse durante la consegna degli attestati dei due corsi di pizzaiolo finanziati lo scorso anno dalla Camera di Commercio di Catanzaro, gestiti dalla CICAS e svoltisi presso il padiglione detentivo dell’Istituto Penale per i Minorenni “Silvio Paternostro” di Catanzaro. Il Presidente camerale Paolo Abramo, durante la cerimonia, ha potuto testare di persona gli esiti dei corsi fortemente voluti, da diversi anni a questa parte, unitamente al direttore dell'IPM Francesco Pellegrino. Quest'ultimo ha introdotto gli autorevoli ospiti ai tanti giovani detenuti presenti per l'occasione, tra i quali circa una decina di corsisti. Il dirigente interregionale della giustizia minorile Angelo Meli ha ringraziato il presidente Abramo per la prosecuzione della fattiva disponibilità dell'ente camerale dimostrata e consolidata da diversi anni, autentico punto di riferimento in materia di formazione professionale, specie a seguito delle parole proferite inaspettatamente da un detenuto il quale, nei suoi pochi giorni di libertà dopo due anni di detenzione, prima di una nuova espiazione pena che lo ha costretto al rientro in istituto, aveva iniziato a lavorare proprio come aiuto pizzaiolo. Emozioni raccolte dallo stesso Abramo il quale, ricordandosi di quel giovane nelle edizioni trascorse del corso di pizzaiolo, guardandolo fisso negli occhi e contemporaneamente rivolgendosi ai presenti, è riuscito col suo stile inconfondibile a comunicare e condividere l'importanza futura di quello che potrebbe sembrare oggi in carcere un "gioco" ma che alla fuoriuscita nella società, dopo un giorno, un mese o un anno, è sicuramente un punto di partenza concreto per il loro riscatto di futuri uomini nonché futuri padri di famiglia. Soddisfatti pienamente Giorgio Ventura, presidente nazionale della CICAS - Conf. Imprenditori Commercianti Artigiani turismo Servizi - insieme al dirigente Elio Rotundo e al volontario Giuseppe Massara, i quali hanno assistito alla preparazione delle pizze e alle "acrobazie" della pasta, sotto lo sguardo paterno e sapiente del Maestro pizzaiolo Salvatore Megna, nei cui confronti sono state proferite da tutte le autorità presenti comuni parole di encomio per le sue doti umane e l'alta professionalità che lo caratterizzano da sempre nello svolgimento di tali corsi. La cerimonia si è conclusa con la consegna degli attestati ai giovani detenuti e la consumazione dei prodotti preparati dagli stessi ragazzi.