Calabria: troppi rifiuti per le strade, i turisti vanno via
Troppi rifiuti per le strade e i turisti se ne vanno. Iniziano ad avvertirsi, e in maniera pesante, gli effetti della grave emergenza rifiuti che ormai da mesi attanaglia il territorio. E in attesa di soluzioni definitive, si fa già la conta dei danni. A subire le ripercussioni maggiori è ora il turismo, che pure rappresenta uno dei settori trainanti dell'economia della Sibaritide. Ma di fronte alla visione di cassonetti stracolmi di spazzatura un po' ovunque non c'è attrattiva che tenga. E questo, purtroppo, lo hanno capito benissimo gli operatori turistici, che si sono ritrovati alle prese con numerose prenotazioni disdette. Da qui la decisione di diffidare il Comune di Corigliano, preannunciando già l'intenzione di chiedere il risarcimento dei danni.
La stagione estiva è già alle porte e in questa situazione il rischio di comprometterla gravemente è davvero alto. A denunciare il tutto è il presidente del Cotaj, il consorzio degli operatori turistici dell'alto Jonio, Natale Falsetta, che esterna tutti i disagi determinati dallo stato di degrado in cui versa il territorio comunale. La mancata raccolta dei rifiuti e l'accumulo dei sacchetti di spazzatura hanno causato vere e proprie discariche a cielo aperto che, accompagnate dall'odore nauseabondo, non rappresentano di certo un buon biglietto da visita. Già nelle scorse settimane numerosi turisti, italiani e stranieri, ospiti di alcune strutture ricettive della zona, hanno lamentato e contestato la condizione igienica e in particolare la mancata raccolta dei rifiuti, tanto da anticipare la fine del soggiorno.
"Cosa ancora più grave - tuona Natale Falsetta - è che alcuni ospiti hanno disdetto le prenotazioni per il soggiorno estivo e altri ancora le hanno sospese, lasciando intendere che si sarebbero rivolti ad altre strutture in zone e regioni limitrofe alla nostra". Tutto questo crea un grave ed irreparabile danno, sia in termini economici sia in termini di immagine, all'intero settore turistico e alberghiero della zona. Da qui la decisione di correre ai ripari. "Gli operatori turistici – informa il presidente del Cotaj - hanno protocollato varie diffide presso il municipio, ritenendo grave il danno subito e riservandosi di presentare richiesta di risarcimento danni nei confronti del Comune".