Joppolo: celebrata la giornata mondiale dell’ambiente in un campo di eternit
“In località “Capeppe” di Monte Poro, dove in un terreno di proprietà comunale ancora sono visibili le “porte” di un campo di calcio, i consiglieri comunali del gruppo Unione per il Comune di Joppolo Vecchio Salvatore, Mangialardo Valerio e Vecchio Vittorio, hanno simbolicamente issato una “bandiera nera”, per stigmatizzare ancora una volta il disprezzo totale che gli amministratori locali hanno nei confronti dell’ambiente. In quel terreno, giova ripeterlo, di proprietà comunale, sono state depositate oltre 50 lastre di eternit e quintali di rifiuti pericolosi, nocivi e ingombranti.
Non si tratta di un fatto isolato e neanche episodico -hanno dichiarato i tre consiglieri comunali- ma della prosecuzione di un’attività che ha i suoi prodromi nell’estate scorsa, quando ad incominciare dal mare si è potuto riscontrare che ci si bagnava nella melma. E chi era preposto alla tutela della igiene e della salute pubblica neanche si è scomposto, pur dovendo adottare i provvedimenti di urgenza previsti dalla legge, quando nella prima decade del mese di luglio 2012 nel nostro mare gli ignari bagnanti si immergevano fra enterococchi intestinali e escherichia coli presenti nelle acque marine oltre i valori limiti (26.000 i primi invece che 200 n./100 ml; 30.000 i secondi invece che 500 n./ml).
Un’estate quella del 2012 che ricorderemo tutti per le strade cittadine sporche, i cassonetti che non venivano svuotati né lavati, per gli ingombranti e i rifiuti nocivi e pericolosi depositati sulle vie pubbliche o in prossimità del mare; un’estate che ricorderemo anche per la mancanza di acqua, colore cappuccino quando scorreva dai rubinetti, quando i rifiuti, rimossi da altre discariche pure esse abusive, venivano depositati nelle dismesse vasche imhof, dalle quali nessuno li ha più rimossi.
“Oggi - hanno detto i tre consiglieri- siamo qui per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente, in questo quadro di degrado totale, dimostrazione plastica che la situazione, rispetto allo scorso anno, è irrimediabilmente peggiorata e che ci avviamo verso un’estate peggiore di quella del 2012; siamo, si badi, in un terreno di proprietà comunale, sicché non è pensabile si possa dire che non si sapesse di questa discarica, che contiene rifiuti pericolosi e tossici e ingombranti. Siamo, qui, a pochi metri dalle lastre di eternit, accatastate l’una sull’altra, dopo avere appreso con soddisfazione nella giornata di ieri che la Corte di Appello di Torino, accertato l’estremo pericolo dell’amianto, con una esemplare sentenza ha aumentato la pena all’imprenditore elvetico”.Siamo qui, hanno aggiunto i tre consiglieri comunali, a pochi centinaia di metri dall’impianto sportivo polivalente, per richiamare l’attenzione di S.E. il Prefetto, dell’Amministrazione Regionale, dell’Amministrazione Provinciale, dell’ARPACAL e del Corpo Forestale dello Stato, su questo sfascio che si perpetua e,tuttavia, coltiviamo l’auspicio che questa pericolosa situazione venga al più presto eliminata. Così anche -estendiamo l’auspicio - per quanto riguarda il garage municipale dove vengono accatastate le buste contenenti i rifiuti differenziati. Chi può, chi deve, intervenga”.
E qui vengono spontanee alcune domande che rivolgiamo agli amministratori locali: l’indennità di carica percepita nella misura massima prevista dalla legge non poteva essere anche in parte utilizzata, se proprio non si è voluto impiegarla per le famiglie in stato di povertà, per tutelare la salute dei cittadini eliminando questa enorme quantità di eternit che è stata qui depositata? Con quale autorizzazione ? Certamente senza alcun controllo di prevenzione da parte del Comune! Oppure non la si poteva devolvere per eliminare dai tetti alcune lastre di eternit? D’altra parte anche il garage municipale di Via Santa Maria viene utilizzato come discarica. Chi può, chi deve intervenga.”