Catanzaro, prosegue il percorso dello Spazio Al.Pa.De
Sono ormai tre gli anni di attività che accompagnano il percorso dello Spazio Al.Pa.De (Alzheimer, Parkinson e Demenze) gestito dalla Ra.Gi. Onlus, primo centro in Calabria a proporre le terapie non farmacologiche ed espressive per la cura delle demenze.
Un centro che nel tempo ha subito delle evoluzioni essendo continuamente in ascolto dei bisogni delle famiglie. Nella consapevolezza che dalla demenza non c’è possibilità di guarire e che occorre mettere al centro la qualità della vita del malato e dei care giver, la Ra.Gi. ha dato vita inizialmente all’”Alzheimer cafè” un luogo d’incontro dall’aspetto informale, ben diverso da un ospedale, dove le famiglie possano ritrovarsi creando un momento di “auto-aiuto” supportato da una psicologa con cui confrontarsi sulle difficoltà quotidiane e che permette loro di sentirsi meno soli e maggiormente compresi, di accettare ed affrontare meglio la malattia del proprio familiare e ridurre lo stress dovuto all'assistenza, migliorando la qualità della vita. A fianco a questa attività si è aggiunta quella dello Spazio Al.Pa.De. che gli ospiti possono frequentare fruendo delle terapie complementari. Attualmente le attività dell’équipe multidisciplinare della Ra.Gi. si espletano all’interno di Fondazione Betania, con la quale si è avviato un proficuo percorso di collaborazione, in quanto l’ente diretto da don Biagio Amato si è aperto alla sperimentazione delle terapie non farmacologiche ed espressive praticate oramai da anni dalla Ra.Gi. Un cammino, quello di Al.Pa.De. che si sta facendo strada sul territorio, dando voce alle esigenze delle famiglie che vivono il dramma della demenza cercando di soddisfare le loro richieste e risolverne le problematiche. Dalla parte dell’ammalato si tratta di una realtà che cerca di evitare la loro istituzionalizzazione privandoli quindi di quella qualità di vita e di quella dignità umana a cui un malato di demenza ha ancora diritto, perché la malattia non cancella i sentimenti, le emozioni e la voglia di vivere e relazionarsi, seppur in maniera differente. In più, grazie al progetto finanziato dalla Caritas Diocesana di Catanzaro con l’8 per mille alla Chiesa Cattolica, è stato possibile attivare la fruizione delle terapie della Ra.Gi. anche ai pazienti che non possono allontanarsi dal loro domicilio per svariate ragioni. «Siamo molto soddisfatti di come sta procedendo il nuovo percorso intrapreso dalla nostra équipe – ha affermato la presidente della Ra.Gi. Onlus, Elena Sodano -. Anche questa esperienza costituisce un motivo di arricchimento per noi che stiamo oramai acquisendo una vera e propria competenza del bisogno degli anziani in questa città. Un territorio dove purtroppo, i servizi a sostegno e supporto dei malati di Alzheimer, Parkinson e demenze sono assenti oppure confusi, perché chi soffre di queste patologie non può essere inserito in un percorso di cura comune ad altri anziani affetti da altre patologie. Mentre invece la promiscuità che vedo è davvero tanta. Certo, l’erogazione delle nostre terapie a domicilio è un ‘viaggio’ che ci sta portando ad acquisire però una nuova consapevolezza: c’è il rischio che anche così la persona rimanga isolata, ghettizzata in casa propria, mentre sappiamo benissimo che loro, come qualunque essere umano, hanno bisogno di muoversi, creare relazioni sociali. È per questo che stiamo cercando, per quanto possibile, di associare le terapie domiciliari alle cure all’interno del centro».