Comune Cosenza: opposizione, “la maggioranza si disintegra”
"La decisione del sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto, di procedere, alla revoca ed alla sostituzione del vice-sindaco, al culmine di una polemica ampiamente ripresa dai media,segna una ulteriore accelerazione nella disarticolazione della maggioranza di centrodestra dopo il documento di quei consiglieri che rivendicano un rimpasto di giunta ed una maggiore partecipazione e coinvolgimento nelle scelte dell'amministrazione". A sostenerlo, in una nota, sono i capigruppo, del centrosinistra. "La maggioranza scricchiola - si legge - perché vengono in evidenza i problemi di cui soffre la citta' e che sindaco e giunta non hanno saputo affrontare e ,meno che mai,avviare a soluzione. Fra essere e apparire si è insistito molto nell'apparire cercando di accreditare l'immagine di una città che, fra gazebo e luminarie, non soffre gli effetti di un degrado generalizzato. Il centrodestra - continua l'opposizione - ci consegna una città che è andata progressivamente perdendo il suo ruolo di capoluogo e centro direzionale di servizi, umiliata dal governo regionale di centrodestra nelle sue legittime aspettative, regredita nei suoi confini di campanile per un ostentato e miope pregiudizio nei confronti dell'area urbana. Gestione dei rifiuti, cassonetti stracolmi, trasporto pubblico sottoutilizzato, auto parcheggiate in tripla fila, servizio di manutenzione dell'assetto urbano, strade, viali e giardini sono sotto gli occhi di tutti. Mai la qualità della vita nella città di Telesio è stata così bassa".
Ma è soprattutto nella tutela del diritto alla salute dei cittadini che, a parere del centro-sinistra, " sindaco e giunta, per connivenza politica col governo regionale di centrodestra, hanno lasciato che le strutture sanitarie della città, un tempo orgoglio della medicina cosentina apprezzate a livello nazionale, degradassero a livelli da quarto mondo, segnate da un clientelismo indecente e che venissero utilizzate in campagna elettorale come strumento di rozza propaganda. Va considerato complice il silenzio di sindaco e giunta sul riparto dei fondi in sanità deciso dal governo regionale che nonostante le indicazioni diverse del Garante per la concorrenza ed il mercato assegna a Reggio un finanziamento doppio rispetto a Cosenza, che rappresenta con la sua provincia quasi la metà della popolazione calabrese; ovvero il "modello Reggio" a spese di Cosenza. Al riguardo, - scrivono i rappresentanti del centro-sinistra - la manifestazione promossa dai sindacati martedì 4 giugno segna con tutta evidenza e denuncia i problemi di cui soffrono la città e la provincia". "Rispetto all'emergenza lavoro e all'abbassamento della soglia di povertà, vero dramma della nostra città, sindaco e giunta - è scritto - non hanno fatto registrare alcuna iniziativa lasciando le fasce più deboli della comunità cittadina senza alcuna, benché minima, protezione e assistenza. Si è proceduto, anzi, con eccessiva leggerezza e scarso senso di responsabilità, a mettere in discussione posti di lavoro e compensi che, per quanto modesti,aiutano molte famiglie dell'area del disagio sociale a sopravvivere. La vita culturale della città langue,i rapporti con l'università' e la popolazione studentesca sono pressoché inesistenti e vanno scomparendo le cooperative nate per offrire supporto ad attività artistiche e culturali. Mancano i luoghi di incontro e di relazione per i talenti della nostra città. In questo scenario di una città umiliata nella sua storia e nelle sue migliori tradizioni, esplode ora un conflitto di leadership politica nella maggioranza che governa la città e che investe il centrodestra nelle sue articolazioni interne agli stessi gruppi. Al di là delle cortine fumogene delle incomprensioni personali emerge - si evidenzia - netto il fallimento del centrodestra e del sindaco. I consiglieri di opposizione, si segnala inoltre, " che, pur nelle legittime distinzioni di critica e di giudizio ,hanno fino ad oggi contestato la linea dell'amministrazione in carica perché non rispondente alle aspettative ed ai bisogni della città, non hanno interesse alcuno ad assistere inerti alle faide interne al centrodestra e non si presteranno a manovre di sponda, né ad eventuali assenze o latitanze tecnicamente favorevoli, che porterebbero maggiore confusione al quadro politico e minerebbero la fiducia degli elettori di centrosinistra. I consiglieri di opposizione anche alla luce dei risultati della competizione elettorale delle amministrative del 9 - 10 giugno, confermano compatti l'esigenza di una svolta politica che metta fine al mandato del sindaco ed alla maggioranza di centrodestra che ha sostenuto ed avallato le scelte dell'amministrazione da lui guidata. Parimenti sono da escludere fantasiose ipotesi di larghe intese sulla scia di compromessi nazionali manifestamente penalizzanti per il centrosinistra".
I consiglieri di minoranza hanno quindi deciso "di dare vita "alla costituzione di un coordinamento del centrosinistra finalizzato a mettere fine alla subalternità del "modello Reggio" e ad elaborare un programma di rinascita della città da sottoporre ai cittadini affinché Cosenza torni ad essere protagonista delle scelte per il suo futuro.- La città - si legge in conclusione - è consapevole del momento difficile che attraversa ed è chiamata a mettere responsabilmente in mani più sicure ed affidabili il suo presente ed il suo futuro". (AGI)