Droga: giro a Messina, chiuse indagini per consigliere e altri 9
I sostituti della Dda di Messina, Giuseppe Verzera e Fabrizio Monaco, hanno chiuso le indagini dell'operazione antidroga "Malu Tempu" (era l'espressione usata al telefono dalle "vedette" per avvertire gli spacciatori dell'arrivo della polizia). Dieci le persone indagate e tra loro anche Giuseppe Pollino, 33 anni, il consigliere comunale di Saponara arrestato, insieme ad altre otto persone, nel blitz della Squadra Mobile dello scorso 1 marzo e accusato di concorso in associazione per delinquere finalizzata al traffico e allo spaccio di sostanze stupefacenti. Pollino, impiegato comunale, era stato eletto nelle amministrative del 13 maggio 2007, candidato di una lista civica e sarebbe stato uno dei perni, insieme a Tiziano Panto', attorno a cui ruotava una delle due bande che gestiva il mercato di cocaina, eroina e hashish tra i Comuni tirrenici peloritani e il rione Giostra di Messina, dove tutto ruotava attorno ai fratelli Coppolino. A rifornire di droga i due gruppi di spacciatori il clan Mangialupi di Messina ed esponenti (non individuati) di Africo, in provincia di Reggio Calabria. Queste le altre nove persone alle quali e' stata notificata la chiusura delle indagini preliminarri: Gianluca Siavash, 20 anni, di Messina; Antonio Natale Sano', 53 anni, di Messina; Antonio Papale, 28 anni, di Saponara; Gianluca De Marco, 25 anni, di Messina; Luciano Lotta, 42 anni, di Messina; Carmelo Caruso, 36 anni, di Rometta Marea; Fabrizio Bombaci, 27 anni, di Messina; Tiziano Panto', 32 anni, di Saponara (lui risponde anche di favoreggiamento); Giuseppe Coppolino, 27 anni, di Messina, ferito con 5 colpi di pistola alle gambe il 21 agosto 2008. Proprio da quel fatto di sangue erano partite le indagini che non sono riuscite pero' finora ad individuare chi ha sparato ne' i mandanti, ma hanno consentito di ricostruire il movente legato proprio allo spaccio di stupefacenti. I magistrati hanno stralciato le posizioni di Rosario Aloisi, Pietro Coppolino, Letterio Morgana e Francesco Turiano, tutti affiliati al clan di Giostra.