Sanità Tropea, le nuove tecniche di emostasi in emergenza endoscopica
L’unità operativa di Endoscopia digestiva del presidio ospedaliero di Tropea, diretta dal primario Lino Purita, ha ospitato un interessante e seguito corso di aggiornamento professionale sulle tecniche di emostasi in emergenza endoscopica.
Riservato al personale medico ed infermieristico dell’Azienda sanitaria provinciale di Vibo Valentia, è stato promosso ed organizzato con la collaborazione della Boston Scientific Corpration e dalla Anote Anigea. Nel corso dell’evento sono state messe a nudo tutte le tecniche più avanzate emerse di recente nel delicato settore della emergenza nell’endoscopia digestiva. Un appuntamento che medici ed infermieri hanno gradito perché ha costituito una vera e propria performance nel settore, tornata utile e di forte attualità per alimentare il già forte interesse che è maturato in un settore dell’endoscopia ospedaliera vibonese che vanta, non a caso, un notevole tasso di utilizzo.
“L’iniziativa dell’Asp – ha commentato Rosaria Loiacono, segretaria provinciale del sindacato Nursind, aderente alla Cisal – ha sortito gli effetti sperati nel senso che il corso ha registrato una notevole partecipazione e destato un considerevole interesse in tutti i partecipanti.
Tutto questo merito della Boston Scientific Corporation, leader nel settore endoscopico, che ha avuto nella specialista Cristina Turchetta e nel referente provinciale Stefano Scopelliti due seri punti di riferimento nella presentazione pratica delle nuove tecniche di emostasi in emergenza endoscopica e della Anote Anigea, l’associazione nazionale degli infermieri operatori di tecniche endoscopiche, di cui è consigliere nazionale Teresa Iannone.”
“A nome del personale tutto e del sindacato Nursind – ha, poi, aggiunto Rosaria Loiacono – desidero ringraziare anche l’Asp che ha indicato nell’ospedale di Tropea la sede per lo svolgimento dello stesso corso permettendo la realizzazione di una iniziativa scientifica le cui nuove conoscenze non potranno che tornare utili a quanti, quotidianamente, sono impegnati professionalmente in questo importante campo della scienza medico ospedaliera.”