‘Ndrangheta: processo “Crimine”, chieste pene per 476 anni carcere
Pene per complessivi 476 anni di carcere sono state chieste nei confronti dei 36 imputati del processo "Crimine" in corso al Tribunale di Locri dai pubblici ministeri Giovanni Musarò e Antonio Di Bernardo. Alla sbarra presunti boss e gregari delle principali consorterie della 'ndrangheta della provincia reggina. L'operazione da cui è scaturito il processo avrebbe fatto emergere l'esistenza di una struttura provinciale e apicale - detta "Crimine" - posta in posizione di supremazia rispetto alle altre 'ndrine presenti in ogni paese della provincia.
Davanti al collegio giudicante presieduto dal giudice Alfredo Sicuro (a latere Cosenza e Sergi), i due pubblici ministeri hanno ripercorso le principali tappe investigative del processo, hanno sottolineato come risultava composta la struttura criminale ed i suoi riverberi sul territorio. Da lunedì primo luglio al via le arringhe delle difese per un processo che tra il 15 e il 20 luglio dovrebbe arrivare a sentenza. (AGI)