Pallavolo Cutro, lettera aperta dei giornalisti: aiutiamola a non scomparire
Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta di un gruppo di giornalisti crotonesi, soprattutto sportivi, per chiedere alle istituzioni e agli imprenditori di non far morire la Pallavolo Cutro. I firmatari sono: Francesca Travierso, Luigi Saporito, Claudio Regalino, Vincenzo Montalcini, Bruno Palermo, Vincenzo Saporito, Laura Leonardi, Giuseppe Pipita, Francesco Sibilla, Antonio Gangi, Fabio Fiore, Elio Libonati, Claudia Berlingeri, Giuseppe Durante, Antonio Franco, Enrica Tancioni e Antonio Morello:
"Quando il gioco si fa duro i duri cominciano a giocare, diceva John Belushi in Animal House. Ora il gioco per la Pallavolo Cutro non è duro, ma durissimo. Per questo che i “duri”, quelli intesi che non lasciano niente al caso e combattono sempre e comunque per arrivare ad un risultato positivo per il bene comune, devono cominciare a giocare, e a farlo con tutte le armi possibili per impedire che un patrimonio sportivo, sociale, storico e perché no, pedagogico vada perduto. Noi giornalisti e appassionati sportivi della provincia di Crotone abbiamo un solo mezzo per lottare: scrivere e far arrivare il nostro messaggio più lontano possibile affinché chi ha in mano il timone della barca possa aiutare tutto l’equipaggio.
La storia della Pallavolo Cutro da sola basterebbe a giustificare una forte levata di scudi contro chi vorrebbe che questa società sparisse dal semi professionismo, luogo in cui milita da 15 anni senza soluzione di continuità. Provate a chiedere a tutte le atlete passate da Cutro e dalla Pallavolo Cutro, da Milano a Ragusa, che ricordo hanno di questa città, di questa provincia e, soprattutto di questa società. Avrete da tutte la stessa risposta, e a qualcuno scapperebbero anche le lacrime. Perché la Pallavolo Cutro non è e non sarà mai solo una semplice squadra che gioca su un parquet. La Pallavolo Cutro è uno stile di vita, una famiglia, un modo di pensare e di agire che rende gli abitanti di Cutro e gli amanti della pallavolo orgogliosi di aver appartenuto a questo mondo anche per un solo sabato al Sangue di gatta, il fortino quasi invalicabile della atlete biancazzurre.
Noi giornalisti e sportivi della provincia di Crotone chiediamo a gran voce a tutti coloro che hanno competenze e possibilità per evitare che il titolo di Serie B vada venduto di intervenire e di farlo al più presto. Il Comune di Cutro, la Provincia di Crotone, la Regione Calabria, gli imprenditori della zona e quei crotonesi che vivono in Emilia, devono sapere cos’è la Pallavolo Cutro e soprattutto devono fare il possibile, e in alcuni casi anche l’impossibile, per tenere vivo questo fuoco di atletismo, civiltà, socialità e bene comune che arde da 27 anni e che è stato premiato anche dal Coni nazionale con la Medaglia al Merito sportivo.
Ora dimostriamo che questo Merito sportivo possa essere patrimonio di tutti: aiutiamo la Pallavolo Cutro a non scomparire."