Lamezia, scoperti con potenti ordigni: due arresti
Gli agenti del Commissariato di Polizia di Lamezia Terme hanno arrestato due persone trovate in possesso di un ordigno esplosivo ad altissimo potenziale distruttivo. A finire in manette Francesco Rocca, 30 anni, e Angelo Anzalone, 35, già noti alle forze dell'ordine. Gli agenti hanno attuato un servizio di osservazione e appostamento che ha consentito l'arresto in flagranza dei due dopo aver appreso della presenza di un ordigno esplosivo nei pressi di un capannone industriale, un tempo adibito a sansificio, su via Indipendenza della città calabrese.
Intorno alle ore 22 di ieri, nel luogo in cui è stata accertata dagli agenti - a seguito di un sopralluogo - la presenza dell'ordigno, sono giunti a bordo di un auto i due che, recuperato l'ordigno, sono stati bloccati dagli agenti già appostati in zona da tempo. Sul posto gli artificieri della Polizia di Stato hanno eseguito la messa in sicurezza dell'esplosivo che, da accertamenti successivi, è risultato essere composto da un contenitore di acciaio con miccia contenente circa 7 kg di polvere pirica e 71 bulloni di ferro.
Sono stati inoltre sequestrati un timer digitale a programmazione elettronica, un timer manuale e una batteria da 12 volt. Sono in corso indagini al fine di individuare l'eventuale obiettivo dell'ordigno che, se fatto esplodere, avrebbe avuto - sottolineano gli inquirenti - effetti devastanti. Gli arrestati sono stati condotti nel carcere di Lamezia Terme.