Crotone, Codici annucia ricorso al Tar contro Soakro
Si tiene il 4 luglio alle 10 presso la sede del CSV "Aurora" di Crotone la conferenza stampa a tutela ed in favore dei cittadini nella veste di "utenti consumatori", che hanno richiesto a Codici l'avvio di azioni di competenza e di eventuali iniziative idonee in tema di consumo ed in particolare quello dell'erogazione del servizio idrico. Interverranno: Giuseppe Salamone, coordinatore regionale di Codici, il rappresentante della delegazione di Codici Crotone e Coordinatore della "rete delle associazioni" Elio Nicoletta che annunceranno l’avvio del ricorso al Tar Calabria contro la Società Acque Krotonesi S.P.A- Soakro.
Nell’ambito delle proprie attività l’Associazione Codici ha ricevuto e sta ricevendo numerose segnalazioni da parte di cittadini, tutti residenti 'Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale Calabria 3 Crotone, i quali lamentano di ricevere fatture per la fornitura del SII calcolate su consumi presunti e non su consumi effettivi, determinando così l’addebito di somme notevolmente superiori a quelle effettivamente dovute;
A fronte dei reclami da parte degli utenti risulta che il Gestore abbia proceduto all’invio di note di diffida e richiesta di saldo, anziché procedere alla lettura dei contatori e ad una corretta fatturazione.
Il Codici sottolinea che ha inviato numerose note in cui chiedeva incontri urgenti per affrontare i problemi creati con gli utenti che lamentavano il comportamento e le pretese del gestore che ha proseguito nella sua condotta continuando a fatturare senza preventiva lettura dei contatori e senza rispondere ai reclami inoltrati, anzi ponendo in essere azioni coercitive.
La condotta del Gestore appare vessatoria e in danno ai diritti e agli interessi dei cittadini utenti del servizio idrico integrato- dichiara Giuseppe Salamone – coordinatore regionale di Codici. E aggiunge: L’Associazione CODICI, ha poi proceduto, a tutela degli interessi e dei diritti degli utenti e consumatori, così come previsti dal combinato disposto di cui agli artt. 2, comma 1 e comma 2, nonché 137, 139 e 140 del Codice del Consumo, a inviare apposita diffida per chiedere l’interruzione della condotta lesiva nonché l’adozione di ogni misura idonea a eliminare gli effetti della stessa ma la diffida è rimasta senza esito e senza riscontro alcuno. E conclude: “ Abbiamo richiesto al Tribunale Amministrativo Regionale per la Calabria l’adozione di una pronuncia inibitoria della condotta lesiva degli interessi e dei consumatori e di ordinare al gestore, società Soakro S.P.A a procedere alla fatturazione delle bollette secondo la stima dei consumi effettivi e non presunti”.