Adi, Confindustria Crotone interviene sulla sentenza del Tar

Crotone Attualità

"Apprendiamo con piacere il nuovo corso comunicativo dell'ASP di Crotone, rappresentata dal Commissario Brambilla con cui abbiamo condiviso più occasioni di confronto, legato alla divulgazione degli avvenimenti e dei relativi atti in ambito di giustizia amministrativa. Può diventare realmente una buona prassi per la condivisione con i vari stakeholders, tra cui i cittadini e gli utenti delle prestazioni sanitarie pubbliche".

Così in una nota la sezione crotonese di Confindustria, che prosegue: "in merito alla recente sentenza del TAR Calabria n. 158/2025, legata all'erogazione di prestazioni di assistenza domiciliare integrata (ADI), riteniamo però opportuna qualche precisazione".

"La decisione del Tribunale amministrativo scaturisce dal ricorso presentato da privati avverso la nota di ottobre 2024 nella quale l'ASP ricorda agli erogatori privati convenzionati gli obblighi contrattuali, tra i quali il rispetto dei tetti di spesa" si legge ancora. "Il Tar in sostanza ha ritenuto il ricorso inammissibile proprio perché la nota richiama obblighi contrattuali già sottoscritti e accettati dall'erogatore".

"Nella seconda parte la sentenza evidenzia inoltre che il riconoscimento della remunerazione di dette prestazioni erogate al di fuori del tetto di spesa non è materia del Tribunale amministrativo e deve essere rivolta ad altro livello decisionale" prosegue il testo. "Questo passaggio richiede una riflessione".

"Premesso che le richieste di prestazioni di Assistenza Domiciliare Integrata giungono alle strutture convenzionate solo dopo una richiesta del medico di medicina generale ed un ulteriore passaggio valutativo a cura dell'unità di valutazione multidimensionale dell'Asp stessa, è bene evidenziare che le prestazioni attualmente accreditate nel territorio dovrebbero essere erogate in quanto accreditate per soddisfare i LEA, ma gli attuali tetti di spesa non consentono di coprirne i costi".

"Il vero tema è dunque proprio questo: bisogna erogare i Livelli Essenziali di Assistenza o restare nei tetti di spesa? La questione, come noto, non è di competenza del commissario Asp ma va ricondotto alle prerogative del commissario regionale alla Sanità" viene affermato ancora.

"Alla luce di queste considerazioni, l’affermazione presente nel recente comunicato dell’ASP in ordine alla “non molto appropriata erogazione delle prestazioni di ADI e di quelle di proroga” non può evidentemente coinvolgere gli operatori privati convenzionati che, come sopra detto, erogano i servizi richiesti sulla base di valutazioni e verifiche riconducibili esclusivamente alla struttura del sistema sanitario pubblico".

"L’auspicio è dunque la definizione di un quadro operativo che trovi il corretto equilibrio tra risorse, tetti di spesa e raggiungimento dei LEA, nella consapevolezza che gli operatori privati convenzionati con il sistema sanitario pubblico sono parte dello stesso e contribuiscono a superarne carenze e disfunzionalità nell’interesse dei cittadini e degli utenti" viene affermato in conclusione.