San Giovanni in Fiore, Morrone: “Giù le mani dal mercatino”
“Il Comune di San Giovanni in Fiore con provvedimento adottato senza il necessario contradditorio con le organizzazioni di categoria e i commercianti ambulanti ha deliberato lo spostamento del mercatino quindicinale dal tradizionale giorno di mercoledì alla giornata di domenica. – È quanto afferma in una nota Marco Morrone il Presidente Provinciale del Cicas di Cosenza - Questa nuova organizzazione trova fermamente contrari sia i commercianti ambulanti sia i cittadini. I commercianti sono contrari perché si tratta di un mercato storico, conosciuto e apprezzato non solo dalla popolazione sangiovannese, ma dai cittadini dell’intero hinterland.
Ulteriori elementi di contrarietà sono l’automatica rinuncia allo stesso in quanto la domenica molti sono già impegnati in altri mercatini della provincia di Cosenza cui hanno aderito; la battaglia per abolire il lavoro domenicale, così da poter dedicare più tempo alla famiglia e alla vita spirituale, istanza portata avanti anche dalla chiesa tutta. In un momento di profonda crisi economica e spirituale togliere giorni di lavoro infrasettimanale e prediligere quello domenicale arreca un grave danno alla categoria tutta con rischio di far chiudere queste piccole realtà commerciali. – Continua la nota - Infine, contrari sono anche i cittadini, che ritengono questo servizio indispensabile per la vita economica e sociale di un territorio, specialmente come quello di San Giovanni in Fiore e dintorni, dove l’ 80 % della popolazione è una popolazione di anziani che ha difficoltà a recarsi nei centri commerciali di Crotone e Cosenza per fare acquisti.
Non da ultimo, l’aspetto sociale e integrativo che queste piccole realtà commerciali creano attraverso l’instaurazione di rapporti di amicizia con i cittadini, la possibilità di dialogo con persone provenienti da altre realtà territoriali. Il referendum svolto con la raccolta firme dei cittadini che hanno frequentato il mercatino di 3 luglio c.m. ha evidenziato la totale contrarietà a spostarlo alla domenica. – Conclude la nota - Naturalmente i commercianti sono fermamente intenzionati ad attivare ogni forma di lotta per evitare tutto ciò.”