‘Ndrangheta, arrestato in Colombia il “super boss” della droga
E' stato arrestato in Colombia il boss della 'ndrangheta Roberto Pannunzi, 67 anni, definito dalle autorità di Bogotà il "Pablo Escobar italiano" ed il trafficante di droga più ricercato d'Europa. Originario della provincia di Reggio Calabria, Pannunzi negli scorsi anni è stato protagonista di due fughe da strutture sanitarie di Roma.
Nel 1998, nell’indagine Windshire, avviata dai carabinieri del ROS contro una struttura transnazionale di matrice ‘ndranghetista dedita ad un vasto traffico di cocaina dal Sud America, si ipotizzava che la stessa fosse organizzata proprio da Pannunzi, definito come “broker internazionale” della droga. L’organizzazione sarebbe stata responsabile di “pluriennali ed ingentissime spedizioni” dal Venezuela in Italia, attraverso l’Africa e la Spagna.
LA CARRIERA DEL RE DEI NARCOS
Pannunzi è considerato il più potente narcotrafficante e sarebbe legato alle cosche reggine di Siderno, Gioiosa e Platì che gestirebbero i milioni di euro derivanti proprio dal traffico della droga. Secondo la ricostruzione fatta da un pentito, Saverio Morabito, Pannunzi avrebbe iniziato la sua “carriera” negli anni ’80 fino a salire i gradini più alti e diventare il vero e proprio re dei broker della cocaina. Fu arrestato in Spagna nel 2004 e poi estradato, fino alla fuga dalla clinica provata romana dove era ricoverato per un malore.
Grazie ai suoi “affari” sarebbero così partite dalla Colombia, ma anche da Ecuador e Brasile, le tonnellate di coca che dall’Atlantico hanno raggiunto l’Europa passando per i porti di Amburgo e Gioia Tauro per poi finire direttamente sotto il controllo delle cosche di ‘ndrangheta.