Offese al ministro Kyenge: il Consiglio Comunale di Crotone esprime solidarietà

Crotone Attualità
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Il presidente del Consiglio Comunale Arturo Crugliano Pantisano, in apertura della odierna seduta dell’assise cittadina, ha espresso a nome del Consiglio, condanna per le offese pronunciate contro la ministro per l'integrazione Cécile Kyenge e manifestato solidarietà alla stessa.

Il testo del Presidente Pantisano: “Il consiglio comunale si unisce alla condanna unanime che si sta levando dai massimi rappresentanti dello Stato e da tutto il paese per le vergognose frasi pronunciate contro la ministro Kyenge. Crotone è stata una delle prime città italiane ad approvare un regolamento ed a concedere la cittadinanza simbolica a bambini nati sul territorio cittadino da genitori stranieri.

La cittadinanza ai bambini stranieri nati in Italia, che sono italiani a tutti gli effetti, è una battaglia di civiltà che proprio la ministro Kyenge sta sostenendo e che, naturalmente, condividiamo. La gravità delle affermazioni contro la ministro, giustificate con un maldestro tentativo di voler fare ironia, offendono non solo il singolo ma tutte le comunità italiane che si riconoscono nei principi di solidarietà e di uguaglianza.

Una idea potrà anche essere oggetto di dibattito ma non potranno mai essere messi in discussione i principi fondamentali che regolano la vita civile.”

LA NEWS | Dalla Lega nuovo attacco razzista al ministro Cecile Kyenge, come rivela il Corriere della Sera. L’autore è Roberto Calderoli, vicepresidente del Senato ed ex titolare del ministero per la Semplificazione. «Fa bene a fare il ministro, ma forse lo dovrebbe fare nel suo Paese. È anche lei a far sognare l’America a tanti clandestini che arrivano qui» dice dal palco della festa del partito a Treviglio. Poi passa agli insulti: «Io mi consolo — tuona Calderoli davanti a circa 1.500 persone — quando navigo in Internet e vedo le fotografie del governo. Amo gli animali, orsi e lupi com’è noto, ma quando vedo le immagini della Kyenge non posso non pensare, anche se non dico che lo sia, alle sembianze di orango».