Pd: D’Ettoris su insulti razzisti a ministro Kyenge

Crotone Attualità

“Le aberranti esternazioni dell’Onorevole (se così si può definire) Calderoli nei confronti della Ministra Cecile Kyenge, offendono non solo la stessa ma tutti i cittadini italiani, - è quanto afferma in un nota Enrico D’Ettoris del Partito Democratico di Crotone - per primi credo quelli che grazie a questa intollerabile legge elettorale hanno concesso allo stesso di sedere tra gli scranni del parlamento senza averne la statura morale e senza confrontarsi con i propri elettori sul poco e nulla fatto per tanti anni come Ministro della Repubblica. Il suo stesso partito per bocca di Maroni, segretario nazionale della lega, ha condannato il senso e i toni usati dallo stesso che nell’etichettare come un “Orango” la Ministra ha mancato di rispetto: alla donna, alla cittadina e all’istituzione che rappresenta.

Ancora oggi la differenza di colore genera diffidenza e razzismo, colpendo la punta più avanzata e visibile di un tentativo di integrazione e multiculturalità che la stessa vuole rappresentare e che la società molto più reattiva della politica ha già fatto sua. Proprio per la gravità di queste esternazioni chiedo pubblicamente ai rappresentanti del centro destra crotonese di voler prendere ufficialmente le distanze e di condannare senza appello tali affermazioni, ribadendo che la Calabria e Crotone sono luogo di solidarietà e di accoglienza.- Continua la nota - Oggi è necessario, proprio per la grave crisi di credibilità che investe la politica e a ricaduta le istituzioni, che chiunque è chiamato a rappresentare lo Stato nelle sue declinazioni più alte non perda mai di vista la morale, l’etica e perché no anche lo stile che è consono a luoghi sacri come il parlamento italiano.

Non è più tempo di discriminazioni di alcun tipo, siano esse di genere o di colore, è al contrario tempo di guardare avanti e camminare uniti nella diversità di opinione, di razza e di religione. Solo così credo l’Italia potrà trovare la forza di uscire dalle secche di una condizione stantia non solo dal punto di vista economico ma anche e soprattutto culturale. - Conclude la nota - Al Ministro oltre alla mia solidarietà va un forte incitamento a lavorare con forza per rinnovare la politica e le istituzioni incamminandole sulla via del progresso sociale. Ne abbiamo tutti molto bisogno.”