Bonifica Crotone: Pd, Italia Viva e Arci diffidano il Ministero, Eni ed enti competenti
"Questa mattina, insieme a Mario Galea, segretario cittadino di Italia Viva, e a Filippo Sestito, presidente dell’Arci di Crotone, abbiamo intrapreso una diffida legale, depositata dall’Avvocato Francesco Pitaro del foro di Catanzaro, nei confronti del Ministero dell’Ambiente decisiva per affrontare la grave questione dello smaltimento fuori regione dei rifiuti derivanti dalla bonifica dell’area industriale di Crotone".
E' quanto comunica Leo Barberio, Segretario di Federazione del Partito Democratico provinciale di Crotone.
"Malgrado gli impegni presi e le disposizioni normative in vigore, vi è stata una sostanziale inerzia nel trattare questi rifiuti. Nonostante l'adozione del Paur (provvedimento autorizzatorio unico regionale) e il Piano operativo di bonifica (POB fase 2), vi è stata una totale mancanza di azione concreta da parte di Eni che, pur avendo assunto l'obbligo di smaltire le scorie fuori dalla regione Calabria, non ha ancora iniziato a farlo, chiedendo una nuova conferenza dei servizi, iniziata lo scorso 3 marzo e che si dovrebbe pronunciare il prossimo 17 giugno, dove avanzare la proposta di smaltimento delle scorie sul territorio Calabrese", ha continuato.
"Abbiamo deciso di diffidare il ministero, Eni e le autorità competenti a procedere con urgenza richiedendo che tutti gli enti coinvolti adottino misure immediate per garantire che gli obblighi precedentemente assunti siano rispettati. Ci riserviamo, inoltre, di procedere con azioni legali a tutela del territorio e della comunità di Crotone. La salute dei cittadini e la tutela dell'ambiente sono diritti inalienabili e fondamentali, riconosciuti dalla nostra Costituzione", ha sottolineato il segretario.
"Non possiamo tollerare ulteriori ritardi o inadempienze che mettono a rischio il benessere della nostra comunità e la ricchezza naturale del nostro territorio. Chiediamo la massima attenzione e impegno da parte di tutti gli attori coinvolti per risolvere questa crisi nel rispetto dei diritti dei crotonesi e per il futuro sostenibile della nostra regione", ha concluso Barberio.