Vibo Valentia, la Cisal interviene sulla crisi alla Provincia
"Le criticità osservate al sistema organizzativo della Provincia e le conseguenziali proposte avanzate dal Commissario straordinario, Mario Ciclosi, per realizzare un adeguato piano di risanamento convincono la Cisal che, però, non manca di esprimere il suo giudizio sul complessivo andamento del momento critico che travolge l’attività di Palazzo ex Enel“.
Filippo Curtosi, segretario provinciale aggiunto della Confederazione mette a nuod la realtà in cui si dibatte la Provincia e chiama a raccolta il vertice provinciale della Cisal, invitato ad esprimersi sul sempre più precario stato di salute di un Ente la cui particolare debolezza economica sta disidratando il già provato tessuto dei lavoratori dipendenti.
“Prendo atto delle difficoltà in cui si dibatte il Commissario Mario Ciclosi – afferma, tra l’altro, Filippo Curtosi alla direzione provinciale della Cisal di sabato scorso– ma non posso non riconoscergli ogni tentativo di sforzo pur di raddrizzare il percorso di un Ente che viaggia verso il disastro più completo.
Ciclosi piace quando avverte che non viene risparmiato alcun tentativo per rimettere in carreggiata l’organizzazione strutturale ed economica della Provincia e giudichiamo positivo il suo intento di invitare il personale tutto a valutare concretamente la situazione in cui ci si trova.
Noi della Cisal, però, desideriamo mantenere alta l’attenzione non solo sulle difficoltà che ci hanno portato a rivendicare con forza ogni diritto allo stipendio quanto sulla necessità di confermare che la tutela del posto di lavoro resta prioritaria e che gli stessi diritti fondamentali del personale vanno rispettati in ogni sede e comunque.
Noi siamo passati dalla stagione dei diritti alla stagione dei doveri e questo significa che ogni lavoratore deve riappropriarsi della propria personalità offrendo alla struttura ogni contributo utile a superare l’attuale grave stato di disagio.
L’appello di Ciclosi – prosegue Filippo Curtosi – rivolto al personale e nel quale spiega che non è più possibile, nell’ambito dell’attività dei servizi, servirsi degli ausili esterni, va accolto con estrema attenzione. Così come deve essere ben interpretato anche il suggerimento volto a far sapere che urge un più adeguato impegno del personale tutto rispetto a quanto offerto fino ad oggi.”
Per il segretario provinciale aggiunto della Cisal la grave situazione economica odierna impone un rivisitazione dei ruoli, una più sensibile presa d’atto della condizione in cui vive l’Ente ma soprattutto un nuovo modo di interpretare la prestazione professionale.
In sostanza occorre andare verso un impegno più produttivo e diretto a condividere lo stato di bisogno complessivo che gravita nell’orbita provinciale.
Noi stimoliamo un confronto sempre più aperto, pensiamo che debba aumentare l’attenzione sulla situazione che si è venuta a determinare.
E’ giusto – secondo Filipo Curtosi – che il personale rivendichi i propri diritti ma è anche giusto che intervenga un nuovo sistema di pensare a come offrire le proprie prestazioni, rendendole più concrete, tenendo presente che c’ è, da parte di Mario Ciclosi, la volontà di ricorrere ad ogni forma di impegno per assicurare gli stipendi prima e la tranquillità e serenità del posto di lavoro in considerazione anche del fatto che i trasferimenti regionali e statali restano ancora oggi lontani.”
A ciò va ad aggiungersi il fatto che resta ancora fermo il capitolo riguardante l’approvazione dei contratti integrativi per gli anni che vanno dal 2010 al 2013.
Nel corso dell’incontro sono intervenuti, tra gli altri, anche i dirigenti provinciali Eleonora Cavallaro, Salvatore Franzè e Fausto Costa che hanno evidenziato la opportunità di creare ogni condizione per salvaguardare la dignità e la tutela del posto di lavoro, creando spazi per un nuovo processo di formazione e aggiornamento, ritenuti momenti essenziali per favorire una crescita di prestazione di lavoro più adeguata ai tempi.