Rossano: sicurezza mare, vertice operativo

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Si prosegue in modo costante a controllare la pulizia delle acque marine. La fase critica, registratasi nei giorni scorsi, sembrerebbe ormai superata e rientrata nella normalità. Massima attenzione ai canaloni di scolo del Consorzio di bonifica e ad eventuali scarichi abusivi. Potenziata la vigilanza su torrenti e fossi d’irrigazione. Qualsiasi anomalia o sopruso ai danni dell’ambiente e dell’ecosistema sarà perseguito penalmente. Le possibili chiazze che si registrano quotidianamente in mare potrebbero avere origini naturali a seguito della formazione di mucillagine. E quindi non nocive per i bagnanti e l’ecosistema.

È quanto emerso dalla riunione operativa svoltasi ieri (lunedì 15 luglio) presso la delegazione comunale dello Scalo, voluta e presieduta dal sindaco Antoniotti per fare il punto sulla delicata situazione delle acque marine prospicienti la costa rossanese.

All’incontro, oltre al Primo cittadino, erano presenti tra gli altri il caposervizio del settore demanio della Capitaneria di porto di Corigliano calabro, Com. Donato Zito, il dirigente del settore tutela delle acque dell’ARPACAL, il biologo marino Evelina Provenza, l’assessore comunale affari generali, Rodolfo Alfieri, il dirigente comunale del settore ambiente e territorio, Giuseppe Graziani, il responsabile della Polizia municipale, V.C. Giuseppe Calabrò. Assenti i rappresentanti del Consorzio di bonifica, invitati a partecipare alla riunione.

“Siamo nelle condizioni – afferma Antoniotti – di poter tranquillizzare residenti e turisti sulle condizioni di salute del nostro mare. Siamo in attesa che vengano effettuate analisi più approfondite da parte dell’Arpacal per poter dare maggiori e definitive garanzie. Certo, nei giorni scorsi abbiamo dovuto affrontare alcune importanti criticità che hanno interessato proprio gli sbocchi in mare, dovute ad una serie di cause: alcune – sostiene il Sindaco - chiare e derivanti dalle abbondanti precipitazioni montane che hanno inondato le fiumare, altre sulle quali gli uffici comunali competenti, in sinergia con la capitaneria di porto, si sta cercando di fare chiarezza. Quanto accaduto non è da addebitare a presunti malfunzionamenti dei depuratori. Sia chiaro – conclude Antoniotti – che, insieme agli uffici comunali, non esiteremo un attimo a determinarci e ad avviare azioni eclatanti per sopprimere qualsiasi tipo di abuso ai danni dell’ambiente ed in particolare del mare, anche se questo dovesse essere commesso da qualche Ente pubblico. “

Dall’incontro di ieri è rilevato che le diverse segnalazioni di chiazze in mare, registratesi durante l’ultimo week-end, lungo il litorale rossanese ed in particolare alla foce del Cologanti, sono state prodotte dalla piena dei torrenti che hanno riversato nelle acque sedimenti rimasti depositati sugli alvei, ai quali si sono aggiunti gli scoli della condotta del Consorzio di bonifica e qualche sicuro abuso, su cui si sta indagando. Questo il risultato delle specifiche analisi su campioni di acqua prelevate e fatte a analizzare dai responsabili dell’ufficio comunale ambiente. Contestualmente, durante l’incontro, l’Arpacal ha tranquillizzato gli amministratori sull’origine delle scie melmose, che potrebbero ancora registrarsi, e di possibile origine naturale, prodotta dalla formazione di mucillagine. Maggiori informazioni in merito si avranno una volta che la stessa azienda regionale completerà le analisi chimiche e batteriologiche sulle acque.