Musica: Mario Venuti incanta Morano Calabro
Suoni, voce, armonie e… Nella magica atmosfera, a Morano Calabro, di una piazza listata a festa per la ricorrenza religiosa della Madonna del Carmine, agghindata di luci e lustrini policromatici, vivacizzata da sfumature antropiche tipiche di quel periodo dell'anno in cui tornano a casa i migranti e si riempiono i vicoli del borgo, il cantautore Mario Venuti ha regalato ad un pubblico numerosissimo suggestioni pop - rock e calde sonorità latine. Quasi due ore di buona musica, in acustica e a diretto contatto con la platea.
L’ambito è quello consueto del Peperoncino Festival, il cliché ormai collaudato e apprezzato, sperimentato dall’amministrazione comunale nel 2012 con il concerto di Mariella Nava, attiene alla contaminazione tra eventi compositi innestati nel medesimo appuntamento. Il calore dei fans, alcuni assiepati appiè della piattaforma altri comodamente seduti nell’ampio spazio di Piazza Giovanni XXIII, e il fascino della location hanno contribuito a creare la giusta atmosfera per una performance di tutto rispetto.
Accompagnato al contrabasso e alla batteria da formidabili musicisti, Venuti ha cantato e suonato i brani più belli del suo repertorio, restituendo un saggio della sua straordinaria bravura ogni volta che ha utilizzato il pianoforte e la chitarra per intonare le sue poesie pentagrammate.
Grande soddisfazione dunque da parte del pubblico, che non ha lesinato applausi e richieste di bis. Ma anche e soprattutto da parte degli amministratori locali. I quali per primi hanno creduto in questa nuova formula di spettacolo. «Non era facile riuscire a far passare un messaggio di questo tipo – dice il sindaco Francesco Di Leone. Non era scontato promuovere una formula d’intrattenimento che fosse di largo valore culturale e che al contempo non dimenticasse le nuance popolari e le tradizioni che pure devono caratterizzare un evento realizzato in occasione della festa religiosa della Madonna del Carmine, ricorrenza importante e molto sentita dalla comunità moranese.
Si trattava di conciliare aspetti diversi ed esigenze generazionali non sempre convergenti. Il successo ottenuto da Mario Venuti è la dimostrazione che avevamo visto giusto. E che il filone avviato l’anno scorso risponde alle più moderne logiche della socializzazione e dello sviluppo. Logiche che vedono ancora una volta la cultura giocare un ruolo fondamentale e progetti ambiziosi tradursi in concrete realtà».
Alle parole del primo cittadino fanno eco quelle del vicesindaco Rosanna Voto. Il quale ancora una volta sottolinea il «grande sforzo compiuto in fase organizzativa». La numero due della Giunta moranese ribadisce come «in un momento di grandi difficoltà e di pesante congiuntura economica segnata da una crisi senza precedenti, un momento in cui occorre prudenza e oculatezza nella gestione delle risorse», si sia «riusciti ad allestire un programma estivo ricco e appetibile.
Abbiamo utilizzato come filo conduttore - afferma - la conoscenza e la cultura del territorio, la socializzazione tra generazioni diverse, la valorizzazione del centro storico e dei suoi monumenti. Ciò che si esprime attraverso il lavoro svolto da artisti i quali, facendo ricerca, scavano nel passato per realizzare opere nuove. Il nostro grande bene - termina Rosanna Voto - è la conoscenza della nostra storia e la valorizzazione del nostro territorio, con un'apertura alle novità artistiche che si affacciano alla moderna realtà».