Associazione bene comune sul trasporto pubblico in Calabria

Calabria Infrastrutture

“La forte spinta del Presidente Scopelliti e dell’Assessore regionale ai Trasporti Luigi Fedele nei riguardi del Parlamento, che ha consentito l’inserimento di quell’emendamento grazie al quale la regione Calabria potrà godere di importanti risorse nel settore del trasporto pubblico locale, non soltanto rispecchia una proficua negoziazione tra l’amministrazione centrale e quella regionale, ma realizza concretamente un partenariato sociale, istituzionale e d’impresa, che non può non influenzare positivamente gli atteggiamenti e le aspettative dei calabresi. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal Presidente dell’Associazione Bene Comune Filomena Falsetta.

Con la Giunta Scopelliti, – dichiara - stiamo finalmente vivendo una fase di superamento dei gravi nodi strutturali che, sino a non molto tempo fa, ostacolavano la creazione di un ambiente che fosse realmente in grado di favorire la produttività dei suoi investimenti e la sua competitività. Mi riferisco principalmente a Ferrovie della Calabria, ammessa alla procedura di accordo di ristrutturazione del debito grazie ad una strategia di governo dotata di forte coerenza territoriale e di sensibile intelligenza politica.

Perciò, sulla base di tali fatti, non posso che rimanere esterrefatta di fronte alle condotte di qualche sindacato dirette unicamente ad inveire immotivatamente contro l’attuale governo regionale, invocando, addirittura, le dimissioni dell’Assessore regionale ai Trasporti. Sono da reputare, senza ombra di dubbio, atteggiamenti antisindacali, in quanto, attraverso l’ostinata negazione di quell’obiettività colta e percepita da tutti, e che riguarda un Azienda risollevata dal baratro, “remano, in realtà, contro l’interesse e il bene del singolo lavoratore”.

Sono proprio tali comportamenti – continua - che, molte volte, incidono sfavorevolmente sul sano percorso delle aziende e sul futuro dei loro dipendenti, nel senso che, taluni rappresentanti sindacali, spesso accecati da infiltrazioni e condizionamenti politici, negano forzatamente l’evidenza, anche nel caso in cui tale evidenza sia benevola per il lavoratore, e, pertanto, sono indotti ad astenersi dannosamente da qualunque forma di cooperazione, pur essendo pienamente consapevoli che soltanto una marcata sinergia sociale potrebbe condurre al benessere di imprese e di lavoratori.

Oggi, specie nel delicato contesto di crisi che molti di noi vivono in prima persona, è fondamentale comprendere l’effettivo e compiuto ruolo che deve essere proprio di qualsiasi organismo sindacale o associativo, e che deve consistere non in una politica accusatoria, ma in politiche di accompagnamento e di vicinanza alla gestione territoriale, mediante l’assunzione di modelli di comportamento che siano capaci di rivelarsi propositivi verso la stessa. Solo così – conclude Falsetta – contribuiremo ad accrescere l’efficienza e la capacità di governo della Regione.”