European Course Racing Championship di Kitesurf: a Gizzeria dominano i Bridge
Sono mamma e figlio, Steph e Oliver Bridge, e sono i due inglesi che hanno conquistato il titolo europeo di kitesurf, specialità “course racing”, nelle rispettive categorie (femminile e maschile), che si è concluso ieri, dopo cinque giornate di gare, a Gizzeria, in Calabria (Italy), nel parco sportivo balneare “Hang Loose Beach”. I due atleti hanno dominato la “medal race” (la finalissima che porta alla medaglia), imponendosi sugli altri 9 atleti (per ciascuna della due categorie). «È stata – dice Steph - una gara emozionante, e anche un ottimo allenamento con un vento diverso da quello a cui, in genere, siamo abituati in altri spot».
Dello stesso avviso il giovane Bridge, 20 anni, che è rimasto molto colpito dal mare calabrese e che non fa mistero di ritenersi più bravo di mamma Steph: «Sono certo io, tra noi due, il più forte. Non mi aspettavo di vincere – continua – ma, dopo le prime giornate, ho pensato che qualche chance potevo averla». Negli uomini, la seconda piazza è stata conquistata da Riccardo Leccese, molisano; terzo posto per il francese Maxime Nocher. «Ero arrivato qui con una tavola che aveva diverso assetto da quello utilizzato in gara. Infatti – dice Leccese – quando ho deciso di cambiarla è andata molto meglio. Per l’alto livello e per la più diversa provenienza degli atleti in questa gara calabrese, è come se avessimo gareggiato in un campionato del mondo». Per Nocher «il momento più difficile di questo campionato è stato il debutto, però durante la competizione sono riuscito a confrontarmi alla pari con i miei avversari. Il terzo posto di oggi è per me importante perché mi consente di confermarmi nella pole dei migliori al mondo».
Nelle donne, alle spalle di Steph Bridge sono arrivate, rispettivamente seconda e terza, l’olandese Katia Roose, per la quale «si è trattato di una gara difficile. Il continuo cambiamento del vento mi ha fatto faticare di più, ma sono molto contenta del mio secondo posto», e la tedesca Christine Boenninger, felice per il piacevole, imprevisto terzo gradino del podio «che, francamente, non mi aspettavo», dice. Una finalissima, caratterizzata da un vento leggero, che ha girato molto, e che ha costretto i rider ad una regata molto tecnica. Nonostante ciò si sono mantenuti i valori espressi durante le qualificazioni e le finali. I sei che si sono guadagnati il podio hanno confermato i pronostici della vigilia, anche se c’è mancato veramente poco che le previsioni venissero stravolte.
Negli uomini, si era appalesato nelle prima quattro giornate di gare, il russo Ivan Doronin, anche grazie alla sua “novità” di kite cassonato,che, però, in questa giornata finale ha mollato, anche a causa del vento intorno ai 9 nodi, poco indicato per il suo kite che esprime il meglio con vento a 12 nodi. Nella donne, Steph Bridge è stata, anche, in qualche modo favorita della squalifica in cui è occorsa la russa Elena Kalinina, sempre in testa alla classifica provvisoria fino all’ammenda impostale dalla giuria. La carovana del kitesurf si sposta ora a Talmona, in Toscana, dove, a settembre, si svolgeranno i campionati italiani, e , poi, si volerà in Cina per i mondiali, a novembre.