Roma, saccheggiata la tomba del cantautore Rino Gaetano
La tomba di Rino Gaetano al Verano è stata danneggiata e in alcune parti addirittura divelta. Oggetto del vandalismo è stato il riquadro 119, piano terra, cappella quinta, loculo 10, dove dal 1981 riposa il cantautore crotonese, e che è meta di numerosi fan.
Ancora non è chiaro se si è trattato di un fan in caccia di cimeli o qualche collezionista senza scrupoli; ciò che è, invece, certo è che chi ha agito era andato con attrezzature da carpentiere, con i quali ha provveduto a togliere il perno che fissava la lapide, una chitarra in marmo. Il ladro, poi, ha portato via anche la riproduzione dello strumento che la sorella di Rino, Anna, ha fatto realizzare a un artista, ispirandosi all’ukulele che Rino Gaetano aveva utilizzato nel 1978 al Festival di Sanremo e in numerose apparizioni televisive.
Per realizzare la lapide, la sorella del cantautore scelse l’afyon, una pietra di luminosità particolare; sulla riproduzione c’era ”sognare la realtà, vivere un sogno, cantare per non vivere niente”. Sparito anche un vecchio quaderno dove gli ammiratori del cantautore scrivevano frasi e pensieri a lui dedicati.
Un’apposita denuncia è stata presentata dall’avvocato Leopoldo Lombardi che rappresenta la famiglia Gaetano. “Io non credo - ha detto alla stampa il legale - all’ipotesi dell’ammiratore feticista. Non mi meraviglierei se quell’oggetto finisse in vendita on-line o, peggio ancora, fosse usato per un’estorsione alla sorella di Rino. Si tratta di un reato grave, perché oltre al furto con destrezza scatta anche l’articolo 408 del codice penale in materia di vilipendio di tomba che prevede una pena da sei mesi a tre anni».
Rino Gaetano era nato a Crotone il 29 ottobre del 1950 e morì a Roma in un incidente stradale il 2 giugno del 1981.