Cisal Vibo, Curtosi: “Le dimissioni di La Gamba manovra di Fratelli d’Italia?”
“Come giudicare le improvvise, anche se non ancora notificate al sindaco, dimissioni di Nicolino La Gamba da assessore comunale agli Affari Istituzionali e alla Comunicazione? Che interpretazione dare ad un gesto che invita tutto l’apparato politico alla più seria riflessione? Cosa deve capire l’opinione pubblica da una scelta che mette a rumore gli ambienti di Palazzo Luigi Razza? Quale sarà la reazione di sindaco e colleghi assessori? Sopratutto quali sono stati i reali motivi che hanno indotto Nicolino La Gamba a mollare una poltrona così interessante dell’esecutivo di Piazza Martiri D’Ungheria? Oppure parte, in vista dei futuri appuntamenti elettorali, con questo gesto di Nicolino La Gamba, una nuova strategia dei Fratelli d’Italia, nelle cui file, però, è parte attiva il sindaco?
Tutti interrogativi che vale la pena porsi per tentare di capire da dove nasce la shoccante decisione di un personaggio che era considerato un politico di punta della giunta comunale guidata da Nicola D’Agostino. - È quanto si legge in una nota di Filippo Curtosi, Segretario provinciale aggiunto della Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) di Vibo Valentia - In ogni caso non crediamo che siano state le torride temperature di questi giorni a consigliare il più “visibile” assessore della giunta D’Agostino a mettersi da parte, né pensiamo che un personaggio così sicuro di sé abbia fatto suoi e quindi accolto suggerimenti strategici intesi a far presagire che la sua sarà una scelta che aprirà il varco ad altre eventuali novità nel panorama dell’esecutivo comunale. Piuttosto non guasta mettere in evidenza che Nicolino La Gamba, all’interno della giunta, aveva assunto un ruolo di primo attore. C’è da dire quella che può essere definita meglio un’intensa attività “istituzionale e comunicativa” gli aveva creato molto credito negli ambienti politici.
A parte qualche errore compiuto in scelte collaborative che poi, puntualmente, gli sono venute meno perché il Palazzo è caduto in disgrazia economica e quindi impossibilitato a mantenere e garantire inutili consulenze, Nicolino La Gamba aveva assunto un po’ la funzione di gran cerimoniere dell’apparto comunale. – Continua Curtosi- Il tutto a prescindere dalla spiccata vocazione di testimoniare l’esaltazione di rapporti con l’esterno mediante, gemellaggi, accordi istituzionali, consegne di attestati e riconoscimenti, che però di recente avevano subito un forte arresto, c’è da evidenziare che il titolare della Comunicazione era l’assessore più gettonato e certamente in contesa con un altro assessore, oggi anche vice sindaco, Pasquale La Gamba, anch’egli alla ricerca della migliore visibilità. Ma mentre Nicolino il suo spazio se lo è andato a ricercare con le proprie forze ed idee, Pasquale è stato supportato sempre dalla sua particolare condizione di politico di fiducia del Presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti e quindi più in grado di sviluppare iniziative che potevano essere supportate dal potere che gli deriva di essere riconosciuto uomo vicino allo stesso Governatore.
Forse, comunque, non è errato ipotizzare che alla base delle sue dimissioni sia intervenuta una già timida ma avanzata discordia con il sindaco che gli avrebbe posto un freno al suo slancio amministrativo proprio per la cattiva condizione in cui è finita la cassa comunale dopo quanto accaduto negli scorsi mesi e soprattutto di recente con gli effetti provocati dal dissesto. Condizione che avrebbe costretto Nicolino La Gamba a ridimensionare la sua fantasia operativa e a scegliere di mettersi da parte. – Conclude Curtosi - Resta, però, anche il dubbio che chi conosce Nicolino La Gamba difficilmente darà adito all’idea che il suo abbandono significhi addio alla politica.”
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