Donne. Codice viola all’ospedale di Crotone, Albano: diventi modello
«Quando la politica sveste i panni della contrapposizione e dimostra di essere realmente schierata a difesa dei diritti del cittadino, al di là degli schieramenti di parte, dei colori o delle matrici partitiche, non si può che essere soddisfatti».
Queste le parole con cui il consigliere regionale Gabriella Albano ha inteso commentare l'iniziativa svoltasi presso la Sala Biblioteca dell'Ospedale di Crotone. La manifestazione, avente come oggetto la presentazione del progetto di assistenza alle vittime di violenza denominato "Codice Viola", è stata fortemente voluta dall'onorevole Emilio De Masi, collega della stessa Albano nell'assise del Consiglio Regionale.
«Il progetto lanciato a Crotone - ha affermato il consigliere del PDL - ricalca in toto la proposta di legge redatta da me e dall'onorevole Minasi, proposta per la quale è già stato attivato l'iter di approvazione con l'approdo della documentazione in III Commissione. Facendo esplicito riferimento alla necessità di costruire una rete di prevenzione degli atti violenti e un network di accompagnamento alle vittime - ha aggiunto la Albano - l'appuntamento promosso dall'onorevole De Masi non ha fatto altro che ribadire i punti su cui
il Consiglio Regionale sarà chiamato a pronunciarsi a breve. Ecco perché, oltre a citare il "modello Grosseto", sarebbe stato calzante ed opportuno citare anche il "modello Calabria", faticosamente costruito in questi mesi con l'ausilio e il continuo ascolto delle associazioni del territorio, non fosse altro che per rispondere a quanti, come il direttore generale dell'ASP, invocavano una maggiore attenzione della Regione su questi argomenti. Sono certa - ha concluso la Albano - che la pregevole esperienza crotonese sostenuta da De Masi, nata forse all'insaputa dei passi in avanti fatti in questo campo dal consiglio regionale, arricchirà non poco la discussione in aula apportando il giusto contributo all'approvazione di un testo reputato importante da tutte le forze politiche».