Avvocato Testa: “Vicenda Campanella kafkiana, dalla Regione nessuna novità”

Cosenza Attualità

“Da diversi anni il mio assistito, il giornalista Mario Campanella, è impegnato in un lungo contenzioso con la Regione Calabria, o meglio ancora con l’ASP di Cosenza. Campanella è in possesso dei requisiti di cui alla legge 296/06 e delle successive leggi regionali in vigore, ma non ha mai potuto esercitare il diritto alla selezione riservata”. E’ quanto scrive Antonio Testa, legale del giornalista Mario Campanella.

“Sia l’Inpgi che i Carabinieri dell’Ufficio del Lavoro di Cosenza - continua la nota - hanno dichiarato subordinato il suo rapporto di lavoro con l’ASP di Cosenza. Ciò nonostante la selezione ( che è un diritto acquisito non caducibile da leggi sopraggiunte ) non è mai stata operata .

E’ stata proposta all’asp una transazione comportante finanche la rinuncia alle differenze contrattuali pregresse e l’Asp ha mostrato disponibilità chiedendo alla Regione un parere che ancora non è arrivato.

Nella richiesta, inoltre, si fa riferimento al fatto che il mio assistito , ove mai superasse la selezione, sarebbe assunto solo dopo la fine del piano di rientro.

Tutto questo accade in presenza di una legge vigente che comporterebbe per la Regione l’onere suppletivo della selezione e mentre centinaia di persone senza titoli lavorano e percepiscono uno stipendio regolarmente .

Al presidente Scopelliti chiediamo di porre fine a questa situazione : il mio assistito è stato portavoce regionale del Pdl, ma si è dimesso da ogni incarico di partito tre anni fa, seguendo la legge, allorquando presentò la sua candidatura a membro Corecom.

E’ paradossale – conclude la nota che il suo impegno politico datato diventi una sorta di continuo momento di emarginazione e di privazione di diritti oggettivi”.