Catanzaro: in manette banda che clonava carte di credito
La Squadra Mobile di Catanzaro ha fermato i componenti di una banda dedita alla clonazione della carte di debito e/o credito, utilizzate per le movimentazioni di denaro presso gli sportelli bancomat, che tanto allarme aveva destato sul litorale jonico catanzarese dopo che, nei giorni scorsi era stato rinvenuto applicato presso l’Agenzia di Montepaone (CZ) della “Banca di Credito Cooperativo di Montepaone” uno skimmer, apparecchiatura necessaria all’intercettazione video delle operazioni svolte dagli ignari utenti presso gli sportelli bancomat.
I particolari dell’operazione saranno resi noti durante la conferenza stampa che si terrà presso la Questura alle ore 10.30 odierne.
h 11:26 | I poliziotti erano sulle tracce della banda da qualche tempo, così quando è stato scoperto che il bancomat di un istituto di credito di Montepaone era stato clonato, il cerchio si è chiuso intorno alla banda che agiva grazie all'utilizzo di strumentazioni informatiche di ottimo livello. La squadra Mobile di Catanzaro, guidata da Rodolfo Ruperti, ha posto in stato di fermo tre cittadini bulgari domiciliati da alcuni giorni a Catanzaro Lido.
La squadra Mobile ha fatto irruzione nell'appartamento dove la banda viveva e ha scoperto tutte le attrezzature utilizzate per mettere a segno i colpi. Oltre a diversi "Skimmer", utilizzati per la clonazione dei bancomat, i poliziotti hanno rinvenuto le apparecchiature informatiche necessarie per i collegamenti con le web cam nascoste negli apparati delle banche. Diversi i computer che, se utilizzati, avrebbero permesso di duplicare centinaia di carte.
Gli agenti della Questura di Catanzaro stanno ora verificando i computer sequestrati per scoprire se esistono altri bancomat clonati in zona, mentre gli istituti bancari sono stati allertati per verificare il corretto funzionamento degli sportelli per il prelievo. A conferma delle responsabilità della banda, gli agenti hanno anche confrontato le immagini delle telecamere della banca di Montepaone, che avevano ripreso il momento della clonazione, con i volti dei tre fermati, riconoscendo i responsabili.
"Le indagini sono ancora in corso - ha spiegato Rodolfo Ruperti nel corso della conferenza stampa che si è svolta in questura - per risalire agli altri componenti della banda, che è più numerosa. Ulteriori indagini riguardano, invece, il luogo dove le carte clonate venivano plastificate e che non è stato ancora individuato. Se la banda avesse utilizzato tutta l'apparecchiatura a disposizione - ha concluso il capo della Mobile - ci sarebbero stati problemi seri in tutto il comprensorio".
Della banda facevano parte Popov Milorad Bogdanov di 37 anni, Kochev Lyuben Dimitrov di 52 e Vasilev Nikifor Yordanov di 51, tutti nati a Sofia ma residenti a Catanzaro Lido. I tre fermati sono accusati, in concorso tra loro, di associazione per delinquere, danneggiamento, tentato furto aggravato e installazione di apparecchiature atte ad intercettare comunicazioni informatiche. I fotogrammi delle riprese effettuate dall'impianto di sorveglianza della banca presa di mira hanno permesso agli agenti di risalire a Vasilev. Dopo averlo identificato, i poliziotti della Mobile sono risaliti ai complici, tutti associati al carcere di Siano.
(AGI)