Clonavano bancomat nel catanzarese, gip scarcera bulgari fermati
Sono stati rimessi in libertà i tre cittadini bulgari sottoposti a fermo tre giorni fa dalla Squadra mobile di Catanzaro come presunti componenti di una banda che clona bancomat. Il giudice per le indagini preliminari non ha infatti disposto alcuna misura cautelare nei confronti di Milorad Bogdanov Popov, 37 anni, Dimitrov Lyuben Kochev, 52 anni, e Yordanov Nikifor Vasiliev, 51 anni, indagati per associazione per delinquere, danneggiamento, tentato furto aggravato e installazione di apparecchiature atte a intercettare comunicazioni informatiche, come richiesto dal loro difensore, l'avvocato Frank Mario Santacroce.
Sulla decisione del giudice potrebbe aver influito l'atteggiamento collaborativo degli arrestati, che hanno risposto lungamente alle domande rivoltegli in aula. I tre uomini sono stati condotti in carcere dai poliziotti della Squadra mobile di Catanzaro in esecuzione di un provvedimento di fermo emesso dal sostituto procuratore Vincenzo Russo perché, secondo quanto contestato loro, con una micro-telecamera non più grande di uno spillo filmavano gli ignari utenti dei bancomat, registrando i codici digitati per l'utilizzo delle carte e poi, attraverso la duplicazione della banda magnetica, accedevano al sistema per l'erogazione del contante o alla movimentazione del conto corrente collegato alla carta clonata. Nell'appartamento dove abitano i tre uomini gli uomini della mobile hanno poi rinvenuto le attrezzature utilizzate per mettere segno i colpi. (AGI)