Senatori Pdl a Cgil e D’Alia: “Pensare al precariato, ma non dimenticare quello storico“

Calabria Politica

I senatori del Pdl Antonio gentile, Nico D’Ascola, Guido Viceconte , Piero Aiello, Antonio Cariddi hanno inviato una lettera al Ministro per la funzione pubblica D’Alia e alla segreteria nazionale della CGIl nella quale dichiarano “ la disponibilità del Pdl a discutere del superamento del precariato pubblico, a condizione che si evitino discriminazioni e che si recuperino, nelle riserve, quanti sono stati inopinatamente lasciati a casa , pur avendo i requisiti della legge 296/06”

I senatori propongono “al Ministro D’Alia una discussione preventiva sul decreto legge che possa contemperare anche le nostre proposte che sono le seguenti:

1) Riserva del 50% dei posti messi a concorso per quanti abbiano svolto tre anni negli ultimi cinque nella pubblica amministrazione o siano in servizio al momento dell’entrata in vigore della legge come lavoratori subordinati o cococo o come esperti , purchè siano stati pagati, sotto qualsiasi forma, gli oneri previdenziali

2) Estensione della riserva a quanti abbiano maturato i requisiti di cui alle leggi 296/06 e 244/07 e a quanti , avendo gli stessi requisti, siano stati dichiarati subordinati dal giudice o dagli enti previdenziali e ciò al fine di smascherare quei contratti di subordinazione reale mascherati con consulenza e in danno dei lavoratori

3)Estensione di tale possibilità anche alle regioni e nel comparto sanitario

Per i senatori del Pdl “ vanno esclusi dal decreto solo gli uffici di diretta collaborazione politica degli amministratori ( capi segreteria , etc) e, trattandosi di concorsi comunque aperti , a doppio binario, non ci saranno problemi di costituzionalità, atteso che potranno bandirli gli enti che hanno risparmiato le risorse e che hanno fondi sufficienti “

"Siamo aperti al dialogo con tutte le forze sindacali-concludono i senatori del Pdl- e con il Ministro, ma come forza di maggioranza pretendiamo di essere parte diligente e operante nella fase di elaborazione del decreto stesso".