Cgil Cosenza su realizzazione metropolitana leggera
La Cgil di Cosenza sta seguendo con attenzione e preoccupazione il dibattito relativo alla realizzazione della metropolitana leggera. La Cgil di Cosenza coglie l’occasione per ribadire la propria posizione sull’utilità dell’opera già espressa in passato: la metropolitana leggera potrà rappresentare una realizzazione importante e strategica, soprattutto se sarà raccordata con il trasporto pubblico dell’intera area urbana e dell’Unical, contenendo il traffico privato e favorendo una mobilità sostenibile e meno inquinante, a patto però che non venga stravolto l’assetto viario di Cosenza e non si debba assistere alla rinnovata ghettizzazione di via Popilia.
Per contro, la discussione in atto sta facendo emergere molti egoismi, divisioni ed interessi di parte, con il rischio che vadano persi i fondi comunitari e che venga sprecata l’ennesima occasione per l’intero territorio. La Cgil di Cosenza, viceversa, è convinta che superare dannosi campanilismi potrà essere molto utile non solo per realizzare la metropolitana leggera, ma più complessivamente per centrare l’ambizioso obiettivo della “città unica”, della quale la metropolitana leggera è solo un aspetto. La Cgil di Cosenza, a tal riguardo, denuncia con forza il dannoso arretramento che si sta invece registrando proprio sulla concretizzazione di tale progetto, che fino a qualche tempo fa sembrava essere al centro delle proposte e delle scelte istituzionali.
Per la Cgil di Cosenza tale obiettivo passa necessariamente dal miglioramento della qualità della vita e, di conseguenza, dalla gestione integrata dei servizi pubblici essenziali, dalla formazione e dalla cultura, che presuppongo la ripresa di un dialogo costruttivo fra i diversi soggetti coinvolti. Purtroppo i segnali che giungono dalle forze politiche e dalle istituzioni sono tutt’altro che incoraggianti: quotidianamente, infatti, assistiamo a litigi sulle poltrone e allo smantellamento di quanto era stato creato in precedenza. Basti pensare ai rifiuti che, dopo il fallimento della società Valle Crati, ogni Comune gestisce in autonomia. Che dire poi dell’impasse sul bando della depurazione, oppure dello stallo che caratterizza il settore dei trasporti, per il quale la Cgil di Cosenza ha proposto la nascita di un’azienda unica di bacino che, partendo dall’area urbana cosentina, si estenda al Savuto e alla Presila.
La Cgil di Cosenza è convinta che l’area metropolitana ha già una sua omogeneità nei bisogni, nelle aspettative e nelle esigenze dei cittadini. Si tratta quindi di pervenire a un’integrazione amministrativa che spazzi via piccoli e grandi individualismi. Per questo motivo, il sindacato, attraverso la contrattazione sociale, continuerà a stimolare rappresentanti istituzionali e politici affinché la “città unica” non rimanga un libro dei sogni che tutti, a parole, dicono di voler sfogliare, ma che, al momento, in pochi sembrano intenzionati a scrivere.